Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha scelto Napoli per inaugurare il nuovo anno scolastico, come già era accaduto dieci anni fa. Ad accompagnarlo il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
La prima tappa è stata l’Istituto penale per i minorenni sull’isola di Nisida, dove ha incontrato i ragazzi e il personale docente del laboratorio teatrale e musicale. Rivolgendosi ai giovani ha detto: “C’è una cosa a cui penso sempre: ciascuno di noi è una persona unica al mondo. Nessuno ci assomiglia, ma c’è da costruire la vita come voi state facendo qui con la musica e il teatro. Offrono la possibilità di costruire il futuro nella società. (...) State facendo un lavoro bellissimo. Ognuno di noi ha un programma di vita da sviluppare. Auguri per il vostro futuro da protagonisti nella vita”. Parole di speranza per ragazzi e ragazze che hanno sbagliato, ma che attraverso attività non solo scolastiche — capaci di raccontare la vita e dare strumenti per ricostruirsi — possono cominciare a immaginare un avvenire migliore.
Nel segno dell’idea che “la scuola è un veicolo per il futuro”, il Capo dello Stato si è poi recato all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon, nel reparto di day hospital oncologico. Significative le parole del direttore generale: “La Scuola in Ospedale è parte integrante del processo di guarigione”.
Infine, all’Istituto professionale statale “G. Rossini”, Mattarella ha ribadito il valore fondante della scuola, soprattutto in un momento attraversato da tensioni: “La scuola è il luogo dell’apertura, dove si valorizzano i talenti di ciascuno e deve regnare la consapevolezza che la diversità delle opinioni è una ricchezza da difendere. È una libertà conquistata a caro prezzo dal nostro Paese”.
E ancora: “La persona, ogni persona, non può realizzare sé stessa se condannata alla solitudine in una dimensione soltanto virtuale. Anche per questo si riafferma un valore basilare della scuola: costruire una comunità. I giovani hanno bisogno di amicizie. Insieme, guardandosi negli occhi, nascono idee e sentimenti, si sperimenta la vita. L’assenza di questi elementi genera disagio ed emarginazione”.
Tre luoghi diversi, dunque, ma legati da un filo comune: la formazione di un pensiero libero, critico ed etico, aperto al confronto e scevro da pregiudizi, capace di costruire insieme una società più giusta e con una qualità della vita superiore.
Vittorio Alfieri