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26/09/2025 19:07:00

Petrosino: al Municipio esposta la bandiera palestinese 

Lunedì scorso più di mezzo milione di persone hanno invaso piazze e strade di tutta Italia per manifestare contro il massacro di civili a Gaza. Tra le voci che si sono levate forti c’è quella del sindaco di Petrosino, Giacomo Anastasi, che in una nota ha espresso con toni duri la propria indignazione.

 

“L’Italia migliore – scrive Anastasi – non rimane muta davanti all’incessante e quotidiano massacro di civili inermi. Ha squarciato l’ignavia di un Governo pavido e colluso e ha urlato contro uno Stato criminale e terrorista che da quasi due anni massacra donne, uomini e bambini”.

Il primo cittadino richiama i valori di libertà, democrazia e solidarietà, oggi messi a dura prova: “Con i fratelli e le sorelle palestinesi – afferma – stanno morendo i nostri stessi principi, le fondamenta della convivenza pacifica nel rispetto dei diritti umani e nel ripudio della guerra”.

 

Anastasi ringrazia chi ha scelto lo sciopero, chi ha riempito le piazze in modo pacifico e chi non si rassegna “alla logica di guerra e di morte”. E lancia un appello al Governo: riconoscere ufficialmente la Palestina, come già fatto da altri Paesi europei e internazionali, e interrompere rapporti economici e diplomatici con Israele finché non sarà fermata l’invasione di Gaza.

 

“Ventimila bambini – ricorda – sono stati trucidati anche con le armi e le tecnologie militari prodotte in Italia. Non possiamo assistere in silenzio a un genocidio. Il tribunale della Storia ci condannerà e le nostre coscienze non avranno pace”. A Petrosino, il Municipio ha esposto la bandiera palestinese, accanto a un sudario bianco che simboleggia i corpi delle vittime di Gaza. Un gesto simbolico che, nelle parole del sindaco, “vuole essere prima di tutto un richiamo etico e un respiro di umanità. Una bandiera esposta per ricordare che davanti ai nostri occhi si consuma un genocidio e per rivendicare l’immediato riconoscimento del popolo palestinese”.