La festa dei Santissimi Cosma e Damiano a Sferracavallo, borgata marinara di Palermo, è finita con scene di panico nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 settembre. Intorno all’una, quando la vara stava per rientrare nella chiesa parrocchiale dedicata ai due santi, la zona della piazza – vicino alle giostre per i bambini – è stata teatro di una rissa. Nel giro di pochi secondi, tra urla e spintoni, si è diffusa la voce di presunti spari, generando il fuggi fuggi di migliaia di persone.
Chi aveva trovato posto davanti all’ingresso della chiesa si è visto travolto da una marea umana impazzita che, dalla via Torretta, si è riversata in via Piazzetta Sferracavallo cercando vie di fuga. La festa, che ogni anno richiama turisti e fedeli da tutta la Sicilia, è stata così interrotta da momenti di paura e tensione.
Rissa e presunti colpi di pistola
Secondo le prime testimonianze, la rissa, scoppiata vicino alle giostre, si sarebbe spostata nella vicina via Piazza Marina di Sferracavallo. Alcuni presenti giurano di aver sentito colpi di arma da fuoco e di aver visto coltelli. «Abbiamo sentito le grida e dopo pochi secondi siamo stati travolti da un fiume di persone – racconta una ragazza, S. F. – sono riuscita ad afferrare per il braccio mia cugina e ci siamo rifugiate a casa di nostra nonna, che abita vicino la chiesa. Una volta al sicuro mi sono affacciata alla finestra e ho sentito gli spari, saranno stati 4-5 colpi».
Altri, invece, ridimensionano: «È stata una semplice scazzottata – dicono alcuni giovani – noi non abbiamo sentito colpi di pistola né visto coltelli. La gente impaurita è scappata e si è creata la psicosi».
Al momento la presenza di armi non è confermata: gli agenti della polizia, accorsi rapidamente nella borgata, non hanno trovato bossoli né riscontri oggettivi agli spari.
Sicurezza sotto accusa
Nonostante le scene di panico, la vara con i Santi Cosma e Damiano è riuscita comunque a entrare in chiesa tra centinaia di fedeli. Ma nella borgata cresce la rabbia per la gestione della sicurezza. «Nei giorni scorsi don Francesco aveva presentato un esposto per sottolineare l’esigua presenza delle forze dell’ordine – spiega un componente della congregazione – c’erano pochissimi agenti. Una festa del genere, che da anni attira migliaia di persone, non può essere gestita così. Lo abbiamo segnalato per giorni».
Una manifestazione religiosa che negli anni ha assunto proporzioni importanti, trasformandosi in evento turistico, si è ritrovata improvvisamente vulnerabile e senza un presidio adeguato.
Una comunità scossa
Il parroco don Francesco, dopo la notte di paura, ha espresso amarezza: «Hanno rovinato la festa, ne risponderanno a Dio». Un commento che racchiude il sentimento di una comunità che, al posto di una celebrazione solenne e gioiosa, ha vissuto una notte di caos e psicosi collettiva.
Ora le indagini della polizia puntano a ricostruire esattamente cosa sia accaduto e a individuare i responsabili della rissa. Intanto a Sferracavallo resta la domanda su come garantire, in futuro, la sicurezza di una delle feste religiose più partecipate della provincia di Palermo.