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29/09/2025 09:20:00

Siccità in Sicilia: piogge di fine settembre non bastano a colmare il deficit

Dopo settimane di siccità e temperature elevate, in Sicilia è arrivata finalmente un po’ di pioggia. Ma il bilancio complessivo del mese di settembre resta negativo: le precipitazioni cadute negli ultimi giorni, seppur localmente intense, non sono bastate a colmare il grave deficit idrico accumulato nei mesi estivi.

Secondo gli ultimi dati della rete SIAS (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano), aggiornati dopo il ripristino della connettività, il quadro resta molto disomogeneo: alcune aree hanno beneficiato di nubifragi intensi, altre hanno visto piogge più deboli di quanto previsto dai modelli meteorologici.

 

Nubifragi locali ma insufficienti

Tra le zone più colpite dalle precipitazioni, spicca Licata, in contrada Pozzillo, dove sono stati registrati ben 82 mm di pioggia in meno di 12 ore, di cui 55 mm concentrati in una sola ora.

Eventi di forte intensità (oltre 30 mm in un’ora, considerati a tutti gli effetti nubifragi) sono stati segnalati anche ad Agrigento Mandrascava, Riesi (CL), Enna Pasquasia e Monreale Bifarera (PA).

Questi rovesci intensi hanno portato un primo sollievo ai terreni agricoli e alla vegetazione spontanea, duramente provati dalla lunga fase di alta pressione che ha dominato gran parte del mese.

 

Settembre resta “a secco”

Nonostante questa seconda fase perturbata di fine mese, il bilancio idrico resta negativo. Le piogge registrate sono inferiori alla media del mese di settembre, che tradizionalmente dovrebbe segnare l’avvio della stagione più piovosa per la Sicilia.

Il deficit idrico continua dunque a pesare, soprattutto in vista delle prossime settimane, quando si deciderà la sorte della semina dei campi, delle riserve idriche e della resilienza delle colture permanenti, in particolare uliveti, vigneti e agrumeti, già in sofferenza in molte aree dell’entroterra e del Sud-Ovest dell’Isola.

 

L’autunno sarà decisivo

Gli esperti avvertono: serve un autunno davvero piovoso per evitare che la crisi idrica peggiori.
Le piogge recenti, sebbene positive, rappresentano solo un inizio. Il vero banco di prova saranno i mesi di ottobre e novembre, cruciali per il ripristino delle falde e dei bacini idrici.