Trapani assetata, ma qualcosa finalmente si muove. Dopo mesi di turnazioni, rubinetti a secco e rabbia crescente nelle chat dei cittadini, il Comune mette in campo tre mosse: il pozzo gemello TR12 bis a Bresciana, il revamping dei pozzi di Inici e la candidatura a un bando regionale per iniziare a rifare la rete idrica e installare contatori intelligenti. La crisi idrica ha segnato tutta l’estate: guasti improvvisi alla condotta di Bresciana hanno lasciato quartieri senz’acqua e famiglie costrette a fare scorte. Il “caso Bresciana” è finito anche in Procura, con denunce per interruzione di pubblico servizio. È in questo clima che i cittadini guardano con diffidenza ogni annuncio. Ma stavolta, almeno, si vedono cantieri e atti concreti. “Il pozzo su Bresciana è stato attivato TR12 bis. Lo stiamo spurgando, cioè lo stiamo tenendo a scarico finché l’acqua non diventa limpida”, spiega Orazio Amenta, dirigente dei Lavori Pubblici. È il passaggio tecnico che precede l’immissione in rete. “La tabella di marcia: il TR12 bis dovrebbe andare in condotta entro una settimana”. Non è solo Bresciana.
A Inici, i lavori di revamping sono stati completati: i pozzi sono pronti, ma resta il problema della rete. “Terminato revamping pozzi Inici. Ma serve sostituire 600 metri di rete colabrodo. Abbiamo chiesto al Dipartimento della Protezione Civile di usare economie del pozzo gemello. Su Inici faremo così”, aggiunge Amenta. Tempi stimati: “Per Inici occorrono un altro mese e mezzo, così anche per la condotta di Bresciana”. Una volta collegati, Inici potrà dare circa 40 litri al secondo. Accanto agli interventi urgenti, c’è la programmazione. “Per il bando regionale ci stiamo lavorando. Purtroppo la dotazione finanziaria non consente la presentazione di grossi progetti, ma ci proviamo comunque. In accordo con l’ATI presenteremo tutti i Comuni la sostituzione e il telecontrollo dei contatori, prioritario per la corretta gestione della tariffa”.
Non solo. Su Bresciana si investono 200 mila euro per riparare perdite e telecontrollare le diramazioni. “Stiamo affidando 200 mila euro su Bresciana per riparare alcune perdite e, cosa importante, telecontrollare le diramazioni”. Un passo che significa monitoraggio costante e interventi rapidi in caso di guasti. Trapani resta fragile: quando salta la condotta di Bresciana la città va in tilt. Le proteste, le segnalazioni del comitato “L’acqua è un diritto di tutti”, le denunce in Procura hanno reso evidente che non si può più rimandare. Ora il Comune prova a cambiare passo: un pozzo attivato, un impianto riqualificato e un bando per mettere ordine nella rete. Intanto la politica non è rimasta fuori dalle polemiche. La commissione d’indagine sull’acqua istituita dal Consiglio comunale ha visto le proteste di cittadini e associazioni per la presenza al suo interno del consigliere Vincenzo Guaiana, fino a poche settimane fa assessore con delega proprio ai servizi idrici. È stata presentata una denuncia per conflitto di interessi e si chiede la sua sostituzione.