Da oggi, 1 ottobre, anche la Sicilia si dota della piattaforma digitale per la gestione dei buoni di acquisto destinati ai pazienti celiaci. Una novità che riguarda oltre 20 mila persone nell’Isola e che segna la fine del vecchio sistema misto, tra buoni cartacei e modalità informatica.
Il progetto “Celiachi@RL”, realizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con Aria spa, consente agli utenti di utilizzare il proprio budget mensile in modo frazionabile presso farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e, progressivamente, anche nei supermercati convenzionati della grande distribuzione. Per pagare basterà un codice pin personale collegato alla tessera sanitaria.
«Un sistema organizzativo moderno – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni – che semplifica l’accesso al servizio e garantisce agli utenti la possibilità di acquistare alimenti senza glutine su tutto il territorio regionale. Anche la Sicilia, così, si allinea agli standard nazionali».
Secondo i dati forniti dal dipartimento per la Pianificazione strategica del Servizio sanitario regionale, guidato da Salvatore Iacolino, sono già state caricate in piattaforma circa 18 mila posizioni su un totale di 20.758 pazienti. Le Asp più virtuose sono Trapani (con oltre il 98% delle pratiche già evase), seguita da Ragusa, Siracusa ed Enna. Restano ancora da completare alcune procedure a Palermo, Agrigento e Caltanissetta.
Il nuovo sistema garantirà la tracciabilità completa: dalla registrazione del paziente, agli acquisti nei punti vendita convenzionati, fino alla rendicontazione da parte delle Asp.
Un cambiamento importante anche per la rete dei servizi: ad oggi il 50% di farmacie, parafarmacie e negozi specializzati è già allineato al sistema informatico; gradualmente, e su base volontaria, aderiranno anche i supermercati della grande distribuzione.
Per chi non avesse ancora ricevuto il codice celiachia, le Asp invitano i pazienti a recarsi presso i distretti sanitari per completare la registrazione.
La celiachia è una malattia autoimmune permanente, scatenata dall'ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, che provoca un'infiammazione e un danno alla mucosa dell'intestino tenue, causando malassorbimento di nutrienti. I sintomi sono variabili e possono includere problemi digestivi, calo ponderale, anemia, e manifestazioni extra-intestinali. La diagnosi si basa su esami del sangue e biopsia duodenale, mentre l'unica terapia efficace è una rigorosa e a vita dieta senza glutine.