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01/10/2025 06:00:00

Laboratori e lavoro. Borgo Blu e PizzAut insieme a Mazara per i ragazzi autistici

Il 10 maggio 2025, a Mazara del Vallo, è stato inaugurato Borgo Blu, un centro laboratoriale dedicato a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico.
 

Nasce da un'esperienza personale e familiare di Pietro Titone e anche di una rete di volontari. Un luogo per dare spazio a laboratori di cucina, agricoltura, arte e percorsi terapeutici per i più piccoli, ma anche a percorsi di formazione e inserimento lavorativo per i ragazzi con alto funzionamento. 
Insomma obiettivo è l’autonomia, la dignità di questi ragazzi. Durante l’estate hanno avviato il percorso di inserimento lavorativo presso il locale Il Brillo Parlante, sul lungomare di Mazara del Vallo.
Tassello dopo  tassello Borgo Blu diventa punto di riferimento, esempio di modello virtuoso.


L’incontro 
Il 3 e 4 ottobre arriverà a Mazara Nico Acampora, fondatore di PizzAut e simbolo concreto  di inclusione sociale e lavorativa. Acampora, conosciuto per avere creato la prima pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici, sarà il protagonista di Specialitas, il corso di formazione rivolto a professionisti della sanità e della scuola, dedicato ai linguaggi espressivi e ai percorsi di crescita personale e collettiva. Il suo intervento – intitolato “Dalla terapia occupazionale alla tredicesima” – offrirà uno sguardo concreto su come l’inclusione possa trasformarsi da progetto educativo a reale opportunità di lavoro e autonomia.
L’iniziativa si svolgerà a Borgo Blu,  venerdì 3 ottobre, dalle 15:00 alle 19:00, e sabato 4 ottobre, dalle 8:30 alle 18:00. La direzione scientifica è affidata alla dott.ssa Magda Di Renzo responsabile del progetto, mentre il coordinamento interdisciplinare è curato dal dottor Paolo Pace e dalla dottoressa Enza Bello.

 

 

Oltre il pregiudizio
Il lavoro non è solo autonomia economica ma rappresenta la possibilità di sentirsi parte attiva della comunità, di valorizzare i propri talenti e di contribuire con le proprie capacità.
E’ dovere di ogni città e società sostenere queste energie e abbattere ogni barriera culturale, comprese quelle organizzative. Sostenere l’autonomia delle persone con autismo vuol dire promuovere percorsi formativi adeguati, offrire ambienti di lavoro accessibili e favorire la sensibilizzazione della società. 
Ed è chiaro che l’inclusione lavorativa non è un atto di benevolenza, ma un diritto e una necessità per una società più giusta, equa e ricca di prospettive.
Lavoro è dignità, autonomia è diritto, inclusione è futuro.