Un sit-in di protesta contro la militarizzazione della Sicilia si terrà oggi, sabato 4 ottobre, alle ore 10, davanti alla Prefettura di Trapani. A promuoverlo è il movimento “Indipendenza”, fondato da Gianni Alemanno, insieme ai movimenti “Fermare la guerra”, “Identità Siciliana” e FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali).
Lo slogan scelto per la mobilitazione è chiaro: “La nostra terra non si Usa. No alla militarizzazione della Sicilia, sì al lavoro e alla pace”.
Secondo i promotori, la Sicilia rischia di trasformarsi in una piattaforma militare, esposta a tensioni e conflitti internazionali, anziché essere “terra di pace e di incontro tra culture e religioni differenti”. Da qui la scelta di avviare una mobilitazione che, spiegano, rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio in tutta l’Isola.
Durante il presidio sarà annunciata anche la presentazione di una proposta di legge regionale per sostenere la smilitarizzazione della Sicilia.
“La crescente militarizzazione rende il nostro territorio vulnerabile. Non possiamo accettare che la Sicilia diventi un avamposto di guerra”, affermano i promotori.
Adriana Cavasino, dirigente nazionale di Indipendenza, sottolinea come l’iniziativa stia già raccogliendo consensi trasversali:
“Abbiamo riscontrato una larga convergenza da parte di diverse associazioni. Sarà una grande manifestazione, un ‘no’ alla guerra e un ‘sì’ all’autodeterminazione del popolo siciliano, nel solco delle parole di Papa Leone XIII”.
A ribadire la linea del movimento è anche Marco Giammanco, dirigente regionale:
“Diciamo no alla militarizzazione della Sicilia e sì alla piena autodeterminazione del nostro popolo”.