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06/10/2025 10:00:00

Salemi: interrogazione del consigliere Verde su degrado in Piazza Libertà 

Scoppia la polemica in Consiglio comunale dopo l’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo misto Dario Verde, che punta il dito contro lo stato di degrado in cui versano Piazza Libertà e le aree limitrofe, comprese quelle attorno al Castello Normanno-Svevo, luoghi simbolo della città.

Verde, nella sua interrogazione indirizzata al presidente del Consiglio comunale, al segretario e al sindaco, denuncia una situazione di abbandono e incuria che – a suo dire – «offende il decoro urbano e mette a rischio la sicurezza dei cittadini, in particolare dei bambini».

 

Parco giochi pericolante

Nel documento il consigliere evidenzia la presenza di giochi danneggiati, strutture inutilizzabili, rifiuti abbandonati e perfino un lampione pericolante, che “potrebbe rappresentare un rischio serio per la pubblica incolumità”.

Ma le critiche non si fermano al parco giochi. Verde parla anche di muri fatiscenti, scale invase dalle erbacce, recinzioni divelte e un ascensore inutilizzabile, trasformato – scrive – “in un deposito di immondizia”. Una situazione che, secondo il consigliere, «dà una pessima immagine di Salemi e rende la zona insicura e diseducativa per i più piccoli». Anche l’area ludica situata all’interno del perimetro del Castello Normanno-Svevo viene definita “vittima di vandalismi e incuria” per la mancanza di videosorveglianza e controlli regolari.

 

Serve piano di manutenzione

Nel testo dell’interrogazione, Verde sollecita l’amministrazione a predisporre un monitoraggio ciclico e continuo delle aree pubbliche, “senza aspettare che siano i consiglieri comunali a segnalare le criticità”.
Chiede inoltre chiarimenti su quali interventi urgenti si intendano adottare per mettere in sicurezza i parchi giochi e sul piano di manutenzione programmata per gli spazi pubblici, domandando se “si intenda continuare ad improvvisare per tamponare le emergenze”. "Garantire la sicurezza e il decoro urbano non è una scelta, ma un dovere. Non possiamo permettere che i luoghi simbolo di Salemi diventino discariche a cielo aperto", conclude Verde.