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07/10/2025 06:00:00

Manovra quater, a Sala d’Ercole va in scena il solito banchetto del potere

Da oggi in Aula la “finanziaria bis del bis”: 54 articoli, milioni a pioggia, padel e parrocchie. E intanto la maggioranza va in crisi sulla sanità.

 

La politica siciliana torna a giocare la sua partita più antica: quella dei fondi da distribuire.
Da oggi, 7 ottobre, la manovra quater — quarta variazione di bilancio dell’anno, 54 articoli e 24 pagine di tabelle fitte di numeri — arriva in Aula all’Ars. Dove, insieme ai voti, si misureranno anche i nervi.

Perché accanto al testo economico, sul tavolo c’è pure un’altra bomba: la frattura ormai aperta tra Fratelli d’Italia e il presidente Renato Schifani sulla gestione della sanità regionale. Due fronti diversi, ma intrecciati, che rischiano di trasformare Sala d’Ercole in un campo di battaglia politica.

 

Da 15 articoli a 54: la manovrina diventata mostro

Era nata come una “semplice variazione contabile”, appena quindici articoli per chiudere i conti del 2025.
Nel passaggio in Commissione Bilancio, però, la manovra è esplosa: oggi conta 54 articoli e una selva di micro-finanziamenti per Comuni, parrocchie, enti locali e associazioni.

Un fiume da 240 milioni di euro, dove la matematica incontra la geografia elettorale.
Sessantuno interventi per enti ecclesiastici (oltre 4,4 milioni), contributi da 50 mila euro ai piccoli centri, fino ai 647 mila di Capo d’Orlando, feudo forzista di Bernadette Grasso. Poi Acireale con 450 mila euro (terra di D’Agostino e Tomarchio) e Ragalna, paese legato al presidente del Senato Ignazio La Russa, che riceve 420 mila euro per lavori di “messa in sicurezza”.

Ma a colpire è la parte “sportiva”: campi di padel a Butera, Grotte, Altofonte e Castronovo, una pista da skateboard a Pollina, una palestra ad Agrigento e un parco fitness a Ficarazzi.
La Sicilia delle reti idriche colabrodo, ma anche quella dove il padel è ormai servizio essenziale.

 

La politica del “poco per tutti”

Dietro l’elenco dei contributi si nasconde la solita logica: distribuire poco, ma a tutti.
Una pioggia di microfondi da impegnare entro l’anno e inaugurare nel 2026, giusto in tempo per le elezioni del 2027.
“Una variazione di bilancio trasformata in un catalogo di marchette” denuncia Nuccio Di Paola (M5S). E mentre si moltiplicano gli emendamenti — oltre duemila in arrivo — il rischio è quello del caos d’Aula.

 

Fratelli d’Italia contro Schifani: “Non ci ascolta”

La tensione politica è alle stelle.
La riconferma di Salvatore Iacolino alla Pianificazione sanitaria ha fatto esplodere lo scontro tra il governatore e Fratelli d’Italia, che ha disertato la riunione di giunta e parla apertamente di “crisi di fiducia”.
Il commissario regionale Luca Sbardella accusa Schifani di “ignorare l’unità della coalizione”, mentre il capogruppo all’Ars Giorgio Assenza ironizza: “Sulla sanità il presidente ingrana sempre la marcia in più, ma senza di noi”.

Intanto, gli autonomisti di Lombardo e parte di Forza Italia chiedono chiarimenti su un accordo da 13 milioni per la telemedicina siglato da Iacolino con la società Engineering, già in contenzioso con Sicilia Digitale.

Dietro la polemica, il timore che la maggioranza si spacchi proprio alla vigilia del voto sulla manovra.

 

Assunzioni, bonus e micro-misure

Nel testo ci sono anche norme che guardano al consenso.

  • Tre nuovi esperti contabili per la Regione.
  • 10 milioni per uno scatto extra agli impiegati non dirigenti.
  • 3 milioni per aumentare le giornate dei precari dei consorzi di bonifica (da 127 a 156).
  • 30 mila euro annui di incentivo per ogni lavoratore svantaggiato assunto dalle imprese.
  • A Enna e Caltanissetta, grazie a un emendamento bipartisan, l’indennità dei lavoratori dei cantieri di servizio sale da 300 a 450 euro.

 

Torna il bonus editori e i soldi per la fiction su Biagio Conte

Dopo il flop di luglio, torna anche il bonus da 4 milioni per gli editori siciliani:

  • 3 milioni per radio, tv e testate digitali con almeno due giornalisti assunti;
  • 1 milione per gli editori di libri.

L’assessorato al Turismo, guidato da Elvira Amata (FdI), ottiene altri 2 milioni per eventi “di alto valore turistico”, stavolta con bando pubblico.
E arriva anche il finanziamento “ripescato” per la fiction su Biagio Conte: 1,24 milioni per produzioni audiovisive escluse dal precedente bando.

 

Gli aeroporti e il Cip

Il testo stanzia 350 mila euro per riqualificare un edificio all’interno dell’aeroporto di Trapani-Birgi e 3,75 milioni per incentivare le rotte da Comiso.
Grazie a un emendamento del M5S, arrivano anche 100 mila euro al Comitato Italiano Paralimpico (CIP) per rimborsare parte delle spese di trasporto agli atleti disabili.

 

Il capitolo sociale e ambientale

Fra le misure “nascoste” spicca il programma “Liberi di scegliere”, con:

  • 500 mila euro per progetti di protezione sociale,
  • 1,5 milioni ai Comuni per sostenere famiglie che vogliono lasciare contesti criminali.
    E ancora 500 mila euro per la bonifica e la sistemazione delle piazzole autostradali, voce simbolica ma utile a riempire il capitolo ambiente.

 

Un equilibrio sempre più precario

L’Ars si prepara a una settimana infuocata. Oggi scatta l’incardinamento del testo, domani il termine per gli emendamenti, e da martedì il dibattito in Aula.
Il presidente Gaetano Galvagno tenta di tenere la barra dritta, ma il calendario è già un rebus: il testo è passato in Commissione con 15 articoli, è arrivato in Aula con 35, e ne conta ora più di 50.

In mezzo, una maggioranza logorata, una pioggia di fondi e un’Isola che si scopre di nuovo maestra nell’arte di accontentare tutti.

 

CINQUE STELLE.  “C'è poco da girarci attorno: le ultime nomine nel pianeta sanità, nonostante i grossi rischi erariali cui espongono la Regione e a dispetto delle enormi spaccature che aprono nella giunta, sono l'ennesima controprova del fatto che per Schifani l'interesse per le poltrone viene prima di ogni cosa e aprono ufficialmente la crisi di governo”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca.
“Schifani – dice De Luca – invece di concentrarsi sullo sfascio della sanità, sulle lunghissime liste d’attesa, sul caos dei pronto soccorso, su come reclutare il personale sanitario occorrente, continua a preoccuparsi solo e soltanto di distribuire poltrone a persone a lui gradite, in barba a procedure e regole”.
“La decisione della giunta di ricorrere all’esterno dell’amministrazione per la nomina del direttore generale di un dipartimento per il quale concorre un dirigente interno – continua il capogruppo del Movimento 5 Stelle – è una scelta che in caso di ricorso probabilmente avrà conseguenze in termini di responsabilità erariale, ma di certo avrà immediate conseguenze politiche. È infatti evidente che tale scelta certifica lo stato di crisi del governo Schifani. L'assenza di Fratelli d'Italia e dell’Mpa nella seduta di giunta che ha deciso la nomina ai vertici del dipartimento di Pianificazione strategica dell'assessorato alla sanità e del Direttore generale dell’ASP di Palermo, unitamente alle parole del commissario Sbardella in merito a uno Schifani-bis, non lasciano spazio a dubbi: i patrioti e gli autonomisti non erano assenti solo per paura di rispondere di un probabile futuro danno erariale, ma anche e soprattutto perché la scelta non è stata concertata. E questo, alla vigilia della votazione di un'importante variazione di bilancio, ha un solo significato: crisi di governo”.



Regionale | 2025-12-05 14:17:00
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