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07/10/2025 06:00:00

Borgo Blu di Mazara e PizzAut insieme. Inclusione, lavoro, futuro per i ragazzi autistici

Due realtà che parlano la stessa lingua — quella dell’inclusione — si sono incontrate a Mazara del Vallo. A Borgo Blu è arrivato Nico Acampora, fondatore di PizzAut, il progetto diventato simbolo nazionale di integrazione lavorativa per i giovani autistici. Ad accoglierlo, Pietro Titone, ideatore del Borgo assieme alla moglie Valeria, padre di una bambina autistica e anima di una comunità che sta costruendo, passo dopo passo, un modello di autonomia e dignità per ragazzi nello spettro autistico.

 

Un incontro pieno di energia e visione

Le due giornate, tra formazione e confronto, hanno coinvolto operatori sanitari, docenti e famiglie. Ma più che un convegno, è stata una testimonianza viva.
«Abbiamo avuto l’onore di avere Nico qui con noi – racconta Titone – due giornate che ci hanno fatto riflettere, emozionare e soprattutto ci hanno dato la carica per andare avanti. Abbiamo capito che siamo sulla strada giusta: l’inclusione è la nostra missione».

 

“Non lasciamo soli i progetti che cambiano le cose”

Dal canto suo, Acampora ha lanciato un messaggio chiaro alla comunità mazarese: «Piero non va lasciato da solo. Da soli si va più veloci, ma se si vuole andare lontano bisogna andare insieme. L’appello non è solo alle famiglie, ma anche alle imprese: esprimete la vostra responsabilità sociale in cose concrete come Borgo Blu».

 

 

 

Il modello Borgo Blu

Il Borgo Blu oggi lavora su due fronti: servizi terapeutici per i più piccoli e formazione professionale per i ragazzi più grandi, con l’obiettivo di creare opportunità reali di inserimento nel mondo del lavoro.
«Vogliamo costruire percorsi di autonomia attraverso attività agricole, di cucina e pasticceria – spiega Titone – e stiamo già progettando una biscotteria e, più avanti, un’attività di ristorazione. L’idea è unire la qualità dei nostri prodotti locali con la bellezza dei nostri ragazzi».

 

PizzAut, un esempio concreto

Acampora ha ricordato come PizzAut oggi dia lavoro a 41 ragazzi autistici assunti a tempo indeterminato tra Monza e Cassina de’ Pecchi. «L’inclusione lavorativa e sociale – dice – non è solo un atto di civiltà, è una necessità economica e morale. In Italia ci sono 600 mila persone autistiche: offrire loro un lavoro significa investire sul futuro, non solo aiutare chi è in difficoltà».

Ha poi sottolineato un punto cruciale: «Lo Stato deve garantire terapie pubbliche e gratuite, tempi di diagnosi brevi e servizi adeguati. Le imprese, invece, devono restituire al territorio parte della loro ricchezza. È così che si costruisce una società più giusta».

 

Una comunità che cresce

In un anno e mezzo, Borgo Blu è passato da un terreno abbandonato a una struttura moderna dove bambini, ragazzi e famiglie trovano accoglienza, supporto e speranza.
«Quando i nostri figli diventano grandi – ricorda Acampora – spesso restano nel vuoto. Piero qui a Mazara sta riempiendo quel vuoto, e non bisogna lasciarlo da solo».

Nel cuore del Borgo, tra le mani dei ragazzi che imparano un mestiere e nei sogni dei genitori che non si arrendono, l’inclusione non è uno slogan. È un progetto di futuro.