“Il fatto non sussiste”. Con questa formula il Tribunale di Marsala (presidente del collegio: Chiara Vicini) ha assolto quattro castelvetranesi dall’accusa di essersi associati per promuovere sul territorio siti web di gioco e scommesse illegali. Nel processo (“Musabet”) erano imputati Carlo Cattaneo (difeso dagli avvocati Roberto Fabio Tricoli e Luigi Miceli), Alessandro Ferraro (avvocato Francesco Aspanò), Angelo Centonze (avvocati Tricoli e Miceli) e Vincenzo Titone (avvocati Massimiliano Miceli e Margherita Barraco).
Subito dopo la lettura della sentenza, l’avvocato Francesco Aspanò ha dichiarato: “C’è grande soddisfazione per l’assoluzione di tutti gli imputati, il merito va certamente a tutte le difese che sinergicamente con perizia ed efficienza hanno dimostrato l’insussistenza di un circuito di giochi e scommesse illecite nel nostro territorio. Rimaniamo comunque in attesa della motivazione fissata in giorni 90”.
Dei quattro imputati, il più noto alle cronache è il 40enne Carlo Cattaneo, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del procedimento “Annozero” (16 anni di carcere, definitivi dallo scorso 18 aprile) e per il quale la Cassazione ha recentemente reso definitiva anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni e mezzo dopo l’espiazione della pena detentiva. Definitiva anche la confisca dei beni. La sesta sezione penale della Suprema Corte ha, in particolare, posto il suo sigillo sul decreto con cui, il 28 ottobre 2024, la Corte d'appello di Palermo ha confermato il provvedimento della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani.