Quest’anno il Comune di Trapani ha deciso di giocare d’anticipo. Dopo le piogge torrenziali che lo scorso autunno avevano colto la città impreparata, la Giunta ha approvato la convenzione con l’Autorità di Bacino per la pulizia del Torrente Lenzi a Xitta e del Fosso Canalotti a Fulgatore, due corsi d’acqua che negli anni hanno mostrato la loro fragilità.
I fondi disponibili ammontano a 365 mila euro, di cui 208 mila destinati al Canalotti e 157 mila al Lenzi. Gli interventi prevedono la rimozione di detriti e vegetazione, la risagomatura dell’alveo e il consolidamento delle sponde, per ridare efficienza idraulica e proteggere le abitazioni circostanti. “Sul Lenzi si procederà a rimuovere il terreno accumulato sopra l’alveo cementificato, che attraversa Xitta fino a Punta Salemi” spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino. “Sul Canalotti, invece, tritureremo i canneti e modelleremo le sponde tenendo conto delle briglie in cemento esistenti. Si tratta di interventi fondamentali per la sicurezza del centro abitato di Fulgatore”.
La convenzione affida al Comune il ruolo di stazione appaltante: saranno gli uffici municipali a predisporre i progetti esecutivi, indire le gare e seguire i lavori fino al collaudo. Intanto, Pellegrino ricorda che sono già state presentate altre richieste: “Abbiamo chiesto all’Autorità di Bacino di finanziare la pulizia anche del Torrente Benovara e del Torrente Fastaia, fondamentali per la sicurezza idraulica del territorio”.
Ma la pulizia dei corsi d’acqua non basta. Le fognature di Trapani restano un punto debole. Gran parte della rete è mista, raccoglie cioè acque bianche e nere, ed è stata costruita decenni fa in conci di tufo e pietra. Solo nelle zone più recenti, come Villa Rosina, esistono collettori separati. Le conseguenze si vedono a ogni nubifragio: tombini che saltano, strade allagate e impianti di sollevamento sotto pressione.
Il Comune ha avviato un accordo quadro da 450 mila euro per la manutenzione e il pronto intervento sugli impianti fognari, affidato a una ditta specializzata. Gli interventi sono partiti nel 2024 e sono già stati prorogati, con estensioni fino al 50% del valore contrattuale, per rispondere alle emergenze che si ripetono soprattutto d’inverno. “Stiamo cercando di agire su due fronti: pulizia dei torrenti e manutenzione delle reti. Solo così possiamo ridurre i rischi per i cittadini” osserva Pellegrino.
Trapani si prepara quindi ad affrontare l’autunno con un mix di interventi preventivi e criticità irrisolte. La speranza è che la pulizia di Lenzi e Canalotti sia solo il primo passo verso una gestione più efficace del rischio idrogeologico, in una città dove il problema delle fognature in tilt rimane una ferita aperta.