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16/10/2025 06:00:00

Basket: Shark in Europa paga dazio. Delude Hurt

È come ricevere una procedura d’infrazione difficilmente contestabile. In Europa Trapani Shark paga sempre dazio, anche in condizioni di campo favorevoli. Con i turchi del Tofas si è perso per soli 2 punti, ma il divario dell’incontro nel secondo quarto ha fatto segnare anche un meno 21 che poteva suonare come un “de profundis” per gli Squali.

 La risalita non è mai semplice a quelle profondità anche se si partiva dalla considerazione che il reparto piccoli, vero motore delle partite di regular season, poteva rappresentare un punto di forza nello scacchiere di Repesa. Così non è stato: non tirando mai dalla lunga distanza, non penetrando e passando palla per vie orizzontali, non affettando la difesa turca con repentini tagli dal lato debole, si offrivano vantaggi inspiegabili alla solida difesa turca. In definitiva, un suicidio tattico se perpetrato a lungo. 

Questo tran-tran, che somigliava tanto al tiki- taka calcistico, coniato dal giornalista Montes ed attuato da Guardiola, metteva a sprazzi in moto solo i lunghi Alibegovic e Allen, troppo poco per ridurre lo svantaggio, non solo nel punteggio, ma anche sotto l’aspetto tecnico. 

Si andava, a testa bassa, al riposo con un meno 17, prodromico di una sconfitta che poteva assumere, con il trend offerto nel primo tempo, un ineluttabile “disaster movie”. 

Sconosciamo se le reprimende di Repesa negli spogliatoi abbiano inciso nella testa dei giocatori o se il Bursa avesse archiviato anzi tempo la gara. Sta di fatto che si assisteva ad una lenta risalita: Arcidiacono anonimo nel primo tempo si trasformava in un folletto imprendibile, Sanogo si faceva, quantomeno, sentire anche in fase realizzativa, Petrucelli e Rossato ricucivano gli strappi difensivi e Ford, finalmente liberato da compiti di costruzione, perforava con alte percentuali la retina avversaria. Allen ed Alibegovic assicuravano la solita costante presenza e pur non in presenza di brucianti fiammate, Trapani risaliva lentamente la china. I turchi perdevano così la tracotante sicurezza sciorinata nei primi venti minuti e tramite un parziale di 10 a zero e due bombe consecutive di Petrucelli ed Arcidiacono il divario al terzo tempo si riduceva ad un meno 8, con una inerzia che sembrava avesse cambiato padrone. A questo punto si rimetteva in gioco anche il pubblico che si era ammutolito in presenza di uno strapotere ospite.  S’ intravedeva un rendez-vous che poteva considerarsi miracoloso e che si materializzava con un meno 2 (77 a 79 nell’ultimo quarto), foriero di vittoria. Ma vuoi per lo sforzo in una risalita con assetto costante, alla Maiorca, vuoi che i Turchi dopo una seduta collettiva da “alcolisti anonimi” ritrovassero opportuna lucidità, il pallino ripassava nelle loro mani e non veniva mollato fino alla fine. La bomba di Allen sulla sirena riduceva il punteggio al minimo scarto ma sanciva una vittoria meritata. 

In analisi, piccoli progressi li ha fatti intravedere Sanogo, fin qui oggetto misterioso e cambio di Eboua. Alla fine, è stato eletto MVP del match con 13 punti, 71 % al tiro e 3 rimbalzi in 19 minuti giocati. Ha fatto meglio altrove, ma Repesa è soddisfatto dei progressi registrati. Non sarà un fenomeno a rimbalzo (Eboua sembra avere maggiore predisposizione), non è sicuramente un intimidatore d’area nonostante altezza e stazza fisica, risulta ancora sgraziato nei movimenti, ma potrebbe diventare un fattore nel caso faccia registrare significativi progressi. 

Ancora deludente Hurt, arrivato in Italia con un curriculum notevole dopo il buon campionato disputato in Australia. Probabilmente accusa una fascite al piede che ne ha limitato il rodaggio in preseason, ma nelle fasi in cui è stato impiegato non ha mai brillato in iniziative personali, limitandosi a essere di supporto a compagni che appaiono di più spiccata personalità. Nota negativa, i passi indietro registrati da Cappelletti che, a differenza dei due citati, ha maturato la piena preparazione. Il ritardo tecnico preoccupa non poco il Coach croato che riponeva pieno affidamento su un play già collaudato per un biennio passato a Sassari. In terra sarda viaggiava con punti e minutaggi in doppia cifra e a Trapani, pur in una piazza caldissima, sembra inceppatosi. L’assenza di Notae doveva farne aumentare l’impiego e consentire a Ford di giocare da guardia, ma i risultati (virgola nelle ultime due) sono risultati scadenti. Si è notato che più volte sia stato redarguito dal suo allenatore che gli chiedeva maggiore presenza, personalità ed iniziative, ma le risposte non sono mai arrivate e Arcidiacono gli è stato preferito a più riprese. Si tratta, senza dubbio, di un momentaccio poiché le qualità espresse nella massima serie non possono essersi evaporate per il caldo eccessivo del PalaIlio - mi riferisco alla endemica assenza di un impianto di condizionamento che ha innestato la querelle con l’Amministrazione comunale-. Per il resto i “vecchi” Alibegovic, Rossato e Petrucelli stanno dimostrando piena affidabilità ed i nuovi arrivati Jordan Ford e Tim Allen, appaiono completamente integrati nel gruppo. La prossima trasferta di Cantù, domenica prossima al nuovo impianto PalaFitLine di Desio, dovrebbe fornirci ulteriori ragguagli sullo stato di forma attraversato dal roster. Frattanto, si allunga di un paio di settimane l’infortunio patito da Notae. Appariva un malanno di poco conto (sovraffaticamento muscolare), ma l’USA non ha dato ancora segni di miglioramento. Tutto tace sul suo stato di effettiva salute e mistero ancora più fitto sulla situazione contrattuale di Pleiss.    

 

Il sorcio verde

 



Basket | 2025-12-07 21:13:00
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