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20/10/2025 18:10:00

Intossicato da idrocarburi, muore all'ospedale di Trapani

È morto questa mattina all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani uno dei cinque migranti ricoverati in gravi condizioni dopo aver inalato idrocarburi nella stiva di un barcone soccorso al largo di Lampedusa. L’uomo era stato trasferito ieri in elicottero dall’isola delle Pelagie, ma le sue condizioni, già molto critiche al momento del ricovero, si sono rapidamente aggravate durante la notte.

Il dramma era cominciato durante la traversata: 91 persone si trovavano a bordo del barcone, due delle quali sono state trovate senza vita al momento del soccorso. Altri ventuno migranti presentavano crisi respiratorie acute causate dai vapori tossici del carburante accumulato nella stiva, dove molti di loro avevano viaggiato ammassati per ore, senza aria né vie di fuga.

Cinque dei casi più gravi erano stati trasferiti in elisoccorso negli ospedali di Trapani, Palermo, Agrigento e Sciacca, mentre sedici migranti sono tuttora ricoverati in osservazione al Poliambulatorio di Lampedusa.

La tragedia di queste ore riporta drammaticamente all’attenzione la disumanità delle traversate nel Mediterraneo, spesso compiute su imbarcazioni fatiscenti, stipate oltre ogni limite, dove la miscela di benzina e acqua stagnante nella stiva diventa una trappola mortale.

Le autorità sanitarie siciliane stanno seguendo l’evoluzione clinica degli altri feriti, mentre la Procura ha aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica del viaggio e accertare eventuali responsabilità nella gestione del natante.