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23/10/2025 07:19:00

Giacomo Scala (DC): "A Marsala mai con Grillo, lavoriamo ad un'alternativa"

Giacomo Scala, segretario provinciale della DC, mette un punto a quelle che sono le chiacchiere sulla presunta presenza in giunta a Marsala della DC. 

Niente equivoci: la DC è all’opposizione, chi è presente lì non rappresenta il partito, che si è espresso con una linea chiara e incontrovertibile. Anzi, il partito sta lavorando con tutto il centrodestra unito all’alternativa, per la DC la figura più indicata è quella di Nicola Fici, che però non è un tesserato del partito e non è organico quindi al centrodestra.

 

Scala: Grillo senza DC

Chiarisce il segretario provinciale che il partito è serio e se prende una linea quella è, tanto c’è scritto nel comunicato stampa a chiarezza della posizione che è controfirmato da Scala ma pure da Totò Cuffaro. Il partito peraltro non era nemmeno ancora ricomposto nel 2020, pertanto non ha partecipato a quella competizione. Infine Scala, senza girarci attorno, sottolinea che amicizie personali o contatti non possono essere spacciati per alleanze o convergenze. 

 

 Di Girolamo e Ferrandelli, nessun vulnus

Eppure in giunta con Massimo Grillo ci sono due espressioni della DC, una è rappresentata dal giovane Gaspare Di Girolamo, l’altra da un esponente, Pino Lombardo, indicato da Pino Ferrandelli, che si dice molto amico di Cuffaro.

Scala chiarisce che quelle presenze sono a titolo personale, nessuna copertura del partito, che si è espresso in senso contrario, ma soprattutto dichiara che Di Girolamo è un tesserato sulla cui espulsione deciderà il consiglio dei probiviri di Roma(stanno procedendo, ha detto) mentre Ferrandelli non risulta nemmeno tesserato( magari subito dopo l’intervista correrà a tesserarsi per smentire il segretario provinciale).  A Marsala poi a decidere sulle prossime amministrative sarà il commissario cittadino, Walter Alagna e il simbolo di partito, come per tutti i partiti, è in mano al segretario provinciale.

 

Certo, sarebbe opportuna una chiarezza ancora più autentica: non sono mancate le occasioni pubbliche, magari rese tali di proposito, come una sorta di prova di forza, in cui sia Ferrandelli che Di Girolamo si sono fatti ritrarre in eventi di partito. Tutto questo confonde l’elettore, rende la politica più fragile e soprattutto permette, a chi di politica vive, di rendere tutto instabile.

E poi ancora Scala è andato a tutto campo sulla politica regionale e su quella della città di Alcamo, dove aleggia la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco Domenico Surdi.