“Proposta folle e assolutamente controcorrente”. Così i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi e Luigi Sunseri bocciano senza mezzi termini l’emendamento presentato a Roma dalla Lega, che punta a vietare l’educazione sessuale nelle scuole elementari e medie.
“In un momento in cui ci si dovrebbe muovere in direzione diametralmente opposta, insistendo sul piano educativo e culturale come strumento di contrasto alla violenza di genere – spiegano Ciminnisi e Sunseri – arriva questa proposta, che non a caso ha suscitato le proteste di nove ordini regionali degli psicologi, compreso quello siciliano”.
I due parlamentari pentastellati chiedono invece che venga calendarizzato il disegno di legge del M5S, fermo da sei mesi all’Assemblea regionale siciliana, che prevede percorsi di educazione affettiva e sessuale in tutte le scuole dell’Isola.
“C’era in tal senso un impegno preso in Aula lo scorso settembre dal presidente dell’Ars Galvagno – ricordano –. Alle parole faccia seguire i fatti”.
Ciminnisi rivolge poi un appello anche all’assessore regionale Mimmo Turano: “Prenda le distanze dai suoi compagni di partito romani e spinga in questa direzione. Ha recentemente affermato che in alcune scuole siciliane questi percorsi sono già attivi: faccia di tutto perché, grazie al nostro ddl, lo siano in tutte”.
Sul disegno di legge del M5S è intervenuta anche la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia, Enza Zarcone, che in una nota indirizzata ai due deputati ha espresso apprezzamento per “l’impegno del testo nel promuovere un percorso educativo serio, laico e rispettoso dei diritti di bambini e adolescenti”, confermando “la piena disponibilità del consiglio dell’Ordine a un incontro per un confronto tecnico-istituzionale”.