Le principali organizzazioni degli enti di formazione professionale in Sicilia hanno inviato una lettera aperta al presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Mimmo Turano e alle forze politiche di governo, per chiedere un immediato incremento della dotazione finanziaria dell’Avviso 7/2023 del Programma FSE+ 2021-2027.
Secondo i firmatari, si tratta di uno strumento strategico per la qualificazione professionale dei cittadini, per ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro e per accrescere i livelli occupazionali. Tuttavia, l’attuale dotazione economica – circa 60 milioni di euro – risulta del tutto insufficiente rispetto a un fabbisogno che supera i 200 milioni.
Un mancato rifinanziamento, avvertono le organizzazioni, rischierebbe di compromettere percorsi formativi già progettati e attesi da migliaia di siciliani, tra cui giovani in cerca di prima occupazione, donne che intendono rientrare nel mercato del lavoro, percettori di sostegni al reddito e cittadini stranieri coinvolti in programmi di integrazione.
Nella lettera si sottolinea che il Programma FSE+ assegna alla Regione Siciliana oltre 1,5 miliardi di euro, e che incrementare i fondi per l’Avviso 7 non sarebbe solo un atto di equità sociale, ma anche una scelta di rigore amministrativo: consentirebbe di utilizzare appieno le risorse europee, accelerare la spesa e produrre effetti concreti in termini di occupazione e sviluppo territoriale.
Le organizzazioni ricordano inoltre la differenza con altri interventi, come l’Avviso 6 GOL, che prevede percorsi più brevi e di orientamento, mentre l’Avviso 7 consente di conseguire qualifiche professionali riconosciute, immediatamente spendibili nel mercato del lavoro e coerenti con i bisogni delle imprese.
Per queste ragioni, la lettera chiede alla Giunta regionale di: incrementare la dotazione finanziaria dell’Avviso 7/2023 – seconda finestra 2025 – in modo da coprire tutte le istanze ammissibili; garantire continuità amministrativa e tempi certi, evitando ritardi nell’avvio dei corsi.
Le organizzazioni firmatarie – rappresentate dal presidente e legale rappresentante di Assofor O.D., soggetto delegato da tutte le sigle datoriali – concludono confidando che il governo regionale voglia “dare risposta a una necessità concreta del territorio, valorizzando il capitale umano e consolidando il legame tra formazione, sviluppo economico e coesione sociale”.