Seduta tribolata — anzi, doppia. Il Consiglio comunale “aperto” convocato dalle opposizioni sulla vicenda del Palazzetto Ettore Daidone si è svolto senza la maggioranza e senza l’Amministrazione. Banchi vuoti da un lato, interventi dell’altra metà dell’aula dall’altro. Sullo sfondo, l’ormai noto braccio di ferro tra Comune e Trapani Shark dopo la trasformazione del club in Srl e le pendenze economiche sull’impianto.
Perché il Sindaco non c’era
Giacomo Tranchida ha spiegato la scelta: «È il primo caso in Italia in cui si tenta di risolvere un contenzioso tra PA e privato in aula consiliare. Il Consiglio non ha competenza gestionale: la materia è dei dirigenti e degli uffici, non della politica».
- «Attendiamo - aggiunge Tranchida - a giorni un parere legale sulla complessa vicenda. Prima si determineranno gli uffici, poi la Giunta. Non possiamo “sostituire” la legge con un voto politico».
- Ed infine: «C’è chi usa l’aula per forzare la mano agli uffici. È improprio chiedere a tecnici e legali del Comune, parti attive di un procedimento già contenzioso, di esprimersi pubblicamente in Consiglio».
Cosa resta fermo, oggi
Il Sindaco ribadisce due punti già messi per iscritto nel provvedimento del 14 agosto:
- - Campionato al Pala Daidone garantito: «Nelle more degli approfondimenti, la squadra potrà giocare l’intera stagione al Palazzetto».
- - Rispetto di leggi e conti: «Se la convenzione originaria non è più valida, servirà un corrispettivo; gli investimenti si valutano con fatture quietanzate. È un tema di legalità, concorrenza e tutela dell’ente».
La contestazione delle opposizioni
Le minoranze hanno chiesto la seduta straordinaria per discutere la validità della convenzione ex art. 5 D.Lgs. 38/2021 e, più in generale, per “blindare” la stagione degli Shark a Trapani. L’assenza della maggioranza ha acceso gli interventi (con Antonini a gettare benzina sul fuoco) ma non ha prodotto deliberazioni vincolanti: lo ha ricordato lo stesso Tranchida, per cui «il Consiglio ha competenze di programmazione generale, non gestionali».
I prossimi passaggi
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- - Parere legale: atteso “a giorni”, farà da base alle determinazioni degli uffici (patrimonio, sport, legale) e, a seguire, della Giunta.
- - Tavolo tecnico: resterà la sede operativa per chiudere su canoni, conguagli utenze e nuova cornice regolatoria.
- - Campionato: “coperto” dall’atto sindacale del 14 agosto, che consente l’uso del Palazzetto per il 2025/26.
Il quadro politico
Tranchida respinge «la campagna d’odio» e parla di «tentativi di condizionare la funzione amministrativa a tutela di interessi privati». Le opposizioni replicano rivendicando il diritto dell’aula a discutere di un bene pubblico e chiedendo scelte rapide e trasparenti. Intanto, la squadra potrà giocare al Pala Daidone: il braccio di ferro si sposta — ancora — dai microfoni ai pareri. E dagli slogan, agli atti.