Tanto tuonò che non piovve. Questa frase potrebbe diventare un meme per il consiglio comunale di Marsala. Nella seduta di giovedì pomeriggio, l’assessore ai Lavori Pubblici si è presentato in Aula(Alleluia), con delibera in mano ha detto quattro cose messe in fila ma chiare: non può aggiungere nulla al dibattito ma i chiarimenti vanno richiesti ai tecnici. Insomma: io c’ero ma non mi sono interessato e se mi sono interessato non ho capito, perché non sono un tecnico. Sono un assessore.
Poche le lamentele, questa volta in consiglio, i colleghi erano forse meno interessati a comprendere quello che sarà, molto spaventati invece a portare a casa la votazione, favorevole, perché come spiegano alla città la rinuncia di un finanziamento, dicono, con il rischio che il centro per l’impiego venga trasferito magari a Mazara? La traduzione facile facile è un’altra: come facciamo poi a chiedere i voti anche ai dipendenti o alle famiglie dei dipendenti del centro per l’impiego?
Atto votato e approvato, in verità ad essere approvate sono state le “Modifiche al Programma Triennale delle Opere Pubbliche”.
Salvo quindi il finanziamento regionale di 850 mila euro per la ristrutturazione di parte dei locali dell'ex Ospedale San Biagio, che accoglierà il centro per l'impiego (attualmente in zona via Istria).
Lavori in casa d’altri
L’ex Pronto Soccorso dell’ex Ospedale San Biagio quindi saranno destinati a una ristrutturazione fatta dal Comune di Marsala, grazie al finanziamento, ma la proprietà resterà comunque in capo all’ASP, che si limita a dare in comodato d’uso gratuito i locali per 25 anni.
Come mai il Comune non ha pensato di utilizzare uno dei locali di proprietà riqualificandolo? Le problematiche sollevate riguardano prevalentemente la
mancata individuazione di un'area parcheggio a servizio, dubbi pure sulla sicurezza della struttura.
La votazione
Hanno votato favorevolmente l’atto 17 consiglieri comunali: Enzo Sturiano, Vanessa Titone, Massimo Fernandez, Lele Pugliese, Giancarlo Bonomo, Pino Carnese, Eleonora Milazzo, Ivan Gerardi(che ha mantenuto la carica di consigliere comunale e che ha abbandonato i lavori subito dopo il voto), Michele Accardi, Gaspare Di Girolamo(anche lui ancora con il ruolo di consigliere comunale), Gabriele Di Pietra, Piergiorgio Giacalone, Nicola Fici, Mario Rodriquez, Walter Alagna, Pino Ferrandelli.
Ci sono soprattutto quelli di area della DC, perché la DC si è intestata il finanziamento. Soprattutto ci sono i consiglieri comunali di opposizione, così si definiscono.
I contrari sono stati 7, che hanno saputo assumersi responsabilità e soprattutto hanno una posizione chiarissima nei confronti dell’amministrazione( che con questo atto squisitamente politico porta a casa un punto, non certamente il consiglio comunale).
I sette coraggiosi sono: Leo Orlando, Vito Milazzo, Elia Martinico, Piero Cavasino, Rino Passalacqua, Rosanna Genna, Antonio Vinci.