Stanchi e sotto stress per gli eccessivi carichi di lavoro, l’intera equipe del reparto di Medicina interna dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala (primario escluso) ha deciso di protestare con una nota inviata ai vertici dell’Asp di Trapani.
La lettera è stata inviata al Commissario straordinario, al Direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza e per conoscenza al direttore sanitario dell’ospedale, Francesca Intorcia. Nel dettaglio, i cinque medici firmatari (Gambina, Catania, Cirrincione, Paladino e Maggio), facendo seguito a precedenti segnalazioni, lamentano un notevole depotenziamento della loro unità operativa, mancando 3 medici sugli 8 previsti (recentemente, infatti, uno dei medici anziani, il dott. Giovanni Anastasi, è stato trasferito al Distretto Sanitario di Piazza Francesco Pizzo) associato all’obbligo di assicurare 120 ore mensili presso il Pronto Soccorso. In pratica, un medico tra i cinque in servizio viene assorbito, quotidianamente, per turni da espletare al Pronto Soccorso, nonostante “la complessità della gestione dei pazienti internistici, spesso pluripatologici e spesso in over numero rispetto alla pianta organica regolare” non potendo, così, assicurare “la gestione degli ambulatori durante le ore antimeridiane e specialmente ambulatori di epatologia, diabetologia, cui si aggiunge l’imminente apertura dell’ambulatorio di densitometria ossea”, minando in tal modo “il conseguimento dei Livelli essenziali di assistenza minimi per l’assistenza ai pazienti di reparto”, comportando la possibile chiusura dei citati ambulatori.
Adesso, in conseguenza delle assunzioni dei nuovi medici al Pronto soccorso chiedono, pertanto, di non prorogare lo stato emergenziale che prevede il quotidiano impiego di un medico dell’U.O.C. di Medicina interna nell’area di emergenza, anche alla luce del fatto che l’U.O.S. di Pneumologia (equipollente all’area di Medicina d’Urgenza) risulta, stranamente, esonerata dai turni di guardia di P.S., malgrado in altri ospedali della medesima Asp venga coinvolta.
In ogni caso, i medici firmatari della protesta si impegnano a continuare in scienza e coscienza “cercando” di offrire la migliore assistenza possibile nonostante l’eccessivo stato di stress derivante da quanto rappresentato. In risposta, il direttore sanitario dell’ospedale marsalese, Francesca Intorcia, ha formulato un “richiamo formale e Ordine di Servizio”, paventando una grave “violazione delle Vie Gerarchiche e delle Procedure di Comunicazione Interna”, inviando una missiva ai cinque medici dell’U.O.C. di Medicina interna firmatari della missiva “di protesta” e per conoscenza al Commissario straordinario, dott.ssa Pulvirenti, al Capo Dipartimento di Emergenza-Urgenza, al Capo Dipartimento di Medicina ed ai Direttori delle UU.OO.CC. di Medicina Interna e del P.S. dell’ospedale “Borsellino”, in cui contesta “la grave e inaccettabile violazione delle vie gerarchiche stabilite, che impongono l’obbligatorio transito di ogni comunicazione gestionale e organizzativa per la Direzione Medica di Presidio”, rappresentando “il comportamento di bypassare la Direzione medica di Presidio, una condotta non conforme, lesiva dell’autorità direzionale e potenzialmente disorganizzativa”. Il direttore sanitario dell’ospedale conclude richiamando “all’ordine di attenersi scrupolosamente alle procedure interne di comunicazione”, significando che “qualsiasi reiterazione di tale condotta sarà considerata mancanza disciplinare grave e perseguita ai sensi delle normative contrattuali e regolamentari vigenti”. "Anziché plaudire per la segnalazione di probabili disservizi che potrebbero portare a fatti di malasanità e cercare soluzioni - dicono alcuni operatori a Tp24 - si richiama all’ordine chi. semplicemente, vuole rappresentare lacune nel sistema".