×
 
 
30/10/2025 06:00:00

Shark, dopo la prima vittoria europea c'è il Brescia

Le ultime due partite del Trapani Shark hanno presentato un unico denominatore: quello di essere state decise all’ultimo minuto. Canovacci decisamente diversi tra loro e paradossalmente gli Shark sono piaciuti molto di più nel match perso con Tortona. Manovra spumeggiante in attacco, giocatori che, tranne qualche eccezione, si sono espressi ai massimi livelli con spettacolarità nelle giocate, un pathos continuo che ha sollazzato i 5 mila presenti, tra cui una foltissima rappresentanza granata, ormai consolidata. 

Si è assistito, come nel motociclismo, a sorpassi continui con entrambe le squadre che giocavano a specchio, che mettevano il muso avanti ad ogni canestro, regalando un finale thrilling che risultava il degno epilogo ad un incontro in cui sono prevalsi gli attacchi. Non certamente per eccessivi demeriti delle difese, ma per gli strabilianti numeri espressi nello scout. Solo per citarne uno finale, il Derthona ha segnato 108 punti tirando con il 63% da 3 (17 su 27), con percentuali che anche in NBA si sognano. Di converso la squadra di Repesa rispondeva con analoghe percentuali da 2, un 26 su 41 che l’ha tenuta in linea di galleggiamento per tutto il match. Difese impalpabili, dunque? Assolutamente no, poiché oltre alle percentuali stratosferiche le squadre hanno giocato il 20% dei possessi in più e quindi è spiegabile la sommatoria finale dei 208 punti realizzati. 

Di tutt’altro spessore tecnico il match  in coppa su un desolato campo neutro giocato ad Opava, in Repubblica Ceca, contro gli israeliani del Herzlliya. Di fronte a spalti quasi deserti, si è dato vita (si fa per dire) ad un match che sembrava una seduta di allenamento, giocato svogliatamente da entrambe le squadre, con ritmi lenti e compassati, con un agonismo che contrastava ampiamente l’importanza di una gara che potrebbe risultare decisiva per il prosieguo. Il regolamento della Champions League (che nome altisonante per un campionato terzo per importanza in Europa), prevede l’eliminazione diretta dell’ultima classificata ed uno spareggio tra la seconda e la terza. Ritengo, dagli ultimi risultati ottenuti, che Tenerife si sia assicurato il primo posto, mentre Shark e Tofas Bursa andrebbero agli spareggi. 

Forse per lo scarso pubblico accorso, forse per le fatiche del trasferimento in Repubblica Ceca dopo un viaggio aereo a Katovice, in Polonia, e successivamente il trasferimento in pullman, durato alcune ore, il fatto è che entrambe hanno sciorinato uno spettacolo tecnico che è preferibile cancellare dalla mente dei giocatori granata, tutti nessuno escluso, ben al di sotto degli standard abituali. 

Per fortuna, fin da domenica prossima, si fa ritorno ai ritmi, alle emozioni e agli spettacoli del campionato, essendo di scena un’altra blasonata, quel Brescia che nella scorsa stagione fermò la marcia trionfale del team di Repesa alla finale. Entrambe le squadre posseggono gerarchie ben definite e i due quintetti, sul piano tecnico, si equivalgono e tutti i bookmakers sono orientati a collocarle proprio alle spalle di Milano e Bologna, gran favorite.

 Non sappiamo se il malanno misterioso accusato da Notae, sia stato risolto e potremmo magari vederlo far parte del match, considerato che il roster, pur al completo nei numeri, non lo è sul piano prettamente atletico. Si era parlato del ritardo accusato da Sanogo in sede di precampionato, ma dopo 4 giornate di Campionato, più 3 di Coppa, qualche dubbio sorge sull’adattabilità del pivot americano ai ritmi europei. Repesa pensa di recuperarlo appieno e dobbiamo credergli poiché i tasti del pianoforte e la musica che ne deriva escono dai suoi polpastrelli. Matthew Hurt, invece, denota vistosi segni di ripresa: è presente a tabellino, anche in doppia cifra e si presenta a rimbalzo attraverso i suoi 2.06, aiutando la causa di Eboua, nostro migliore rimbalzista, con numeri che già cominciano ad interessare società più titolate. Su rendimenti eccelsi, collocherei Ford che già aveva esibito a Trento numeri altisonanti e soprattutto la sorpresa Allen. Proveniente da Ostenda, campionato Belga, rappresentava un’autentica scommessa, vinta naturalmente dalla Società che lo ha ingaggiato. Nell’ultima di campionato, a Tortona, ha sciorinato il meglio del suo repertorio (22 punti, 7 rimbalzi, 6 assist) da autentica stella di prima grandezza. Su buoni standard tutti gli altri anche se da Arcidiacono, arrivato in Italia con credenziali ben superiori, ci si aspetta che si sblocchi da un momento all’altro e che, alternato a Ford, possa fornire rendimenti più consoni al suo valore. 

Per il resto, riflettori puntati sulla recente “sparata” di trasferire, a partire dal 15 dicembre con Udine, i match casalinghi degli Shark in altra sede, non ancora definita ma che possieda un palazzetto di gioco omologato in LBA. Non credo ce ne siano molti a distanza breve, ma esiste un problema che per il Plenipotenziario potrebbe risultare insormontabile. Per un cambiamento di campo permanente è necessaria una procedura formale presso la Federazione (FIP) ed un conseguente “nulla osta”. Devono, inoltre essere dettati da motivi eccezionali e da esigenze organizzative che vanno oltre la singola partita. Ergo, il Presidente dovrebbe dettagliare, in modo ampio, le motivazioni ufficiali che lo inducono ad un cambiamento del parquet di gioco, diverso da quello finora utilizzato. Basterà motivarlo con una “querelle”, un braccio di ferro instaurato con il sindaco Tranchida che, a più riprese, ha ribadito che “la stagione non è a rischio e che esiste un provvedimento del 14 Agosto che garantisce alla squadra l’utilizzo del Palasport per tutta la stagione 2025/2026”? Ed allora dove risiede il busillis? Perché sollevare un problema spinoso ed un ginepraio di polemiche in cui sono coinvolti migliaia di appassionati sportivi che hanno sottoscritto gli abbonamenti a scatola chiusa ed ora sentono depauperato un legittimo diritto? Il punto più dolente della questione riguarda proprio coloro che hanno creduto fino in fondo alla Governance e che ora danno profondi segnali di presa di posizione contraria. Con una tifoseria in pieno allarmismo e che sta montando come una valanga, si rischia di mettere a repentaglio la serena continuazione del torneo. Se devo esprimere un parere definitivo e personale, mi sembra proprio una bolla di sapone o, meglio, un “Ballon d’essai”, di quelli che si lanciano in aria prima di far decollare una mongolfiera, per stabilire la direzione del vento. Nella fattispecie, gli umori degli sportivi per vedere, come il titolo di una celebre trasmissione televisiva di Fazio, “Che tempo che fa”. Dalle prime avvisaglie, “mala tempora currunt” per una Governance che si è presa la briga, in modo confuso e disorientato, di un’altra brutta gatta da pelare, una tifoseria che non è controparte, ma parte attiva, consolidata, un patrimonio societario imprescindibile. A lume di buonsenso, dovrebbe regredire da questa, sempre a mio parere, insana strategia che sarebbe semplicemente prodromica di una rottura definitiva di un “giocattolo” faticosamente messo su e che funziona a meraviglia, soprattutto grazie al suo mentore Justin Repesa, che non ha mai perso la testa dopo vivaci scambi di opinione con il suo Presidente. La Televisione on line di proprietà ha già fatto marcia indietro dopo le prime reazioni dei tifosi e sicuramente il cambio repentino di rotta risulta opera di Antonini, proprietario e timoniere di una barca in fibrillazione. Ma il vero problema per il Governante non sarà quello di una frettolosa retromarcia. Ma il recupero di una credibilità ormai arrivata ai minimi termini da quando è approdato in città.           

 

Il Sorcio Verde


 



Basket | 2025-12-07 21:13:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/07-12-2025/la-shark-vince-a-treviso-nonostante-gli-uomini-contati-250.jpg

La Shark vince a Treviso nonostante gli uomini "contati"

Vittoria importantissima per la Trapani Shark che espugna Treviso 89-82 al termine di una partita strana, a volte quasi surreale. Non tanto per l'andamento dell'incontro, quanto per lo striscione contro Antonini esposto dai tifosi e per la panchina...