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31/10/2025 13:00:00

Incendi 2023:  entro fine anno i ristori della Regione ai cittadini danneggiati

Saranno liquidati entro la fine dell’anno i contributi economici destinati ai cittadini che hanno subito danni a causa della grave ondata di incendi che, nell’estate del 2023, ha devastato le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani.

 

A renderlo noto è la Regione Siciliana, che ha completato l’iter amministrativo per l’erogazione dei ristori. Le risorse ammontano a quasi 1,7 milioni di euro, provenienti dalle economie di un precedente bando destinato sempre al sostegno per le conseguenze degli incendi.

 

«I devastanti roghi che hanno colpito la nostra Isola nell'estate del 2023 – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani – hanno provocato ingenti danni al territorio, all'ambiente e alle attività di molti siciliani. È nostro dovere intervenire con azioni concrete a sostegno di chi sta ancora facendo fronte alle difficoltà, sia fisiche che economiche. Con questo ulteriore stanziamento manteniamo gli impegni presi con la comunità».

Secondo quanto comunicato da Irfis FinSicilia, l’ente che ha gestito le procedure, sono state 88 le richieste pervenute dopo la pubblicazione dell’avviso, lo scorso giugno.
 

Nel dettaglio: 2 domande riguardano danni fisici a persone, una delle quali – relativa a una vittima deceduta – è già stata approvata con un contributo di 100 mila euro; 71 richieste riguardano ristori per danni a immobili o beni mobili; 15 istanze sono richieste di integrazione di contributo rispetto al bando precedente.

 

La misura era destinata a tre categorie principali di beneficiari: Privati cittadini proprietari o titolari di diritti reali o personali di godimento su immobili danneggiati; Eredi di persone decedute a causa degli incendi; Persone che hanno riportato un’invalidità permanente pari o superiore al 75% direttamente collegata all’evento calamitoso.

Con questo intervento, la Regione punta a chiudere entro il 2025 la fase dei ristori legati all’emergenza incendi dell’estate 2023, una delle più gravi degli ultimi anni in Sicilia.