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03/11/2025 09:08:00

Alla Fondazione Orestiadi sessant’anni di arte siciliana in “Le 5 Generazioni”

Dopo l’opening del 19 ottobre all’Atelier sul Mare di Antonio Presti, la rassegna Le 5 Generazioni – Sicilia Oggi approda nel suo epicentro simbolico: Gibellina. 

Sabato 8 novembre alle 17.30 si inaugura al Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi, nel Baglio di Stefano, la seconda tappa della manifestazione diretta da Gabriele Gulotta, affiancato da Antonio Presti ed Enzo Fiammetta.

La sezione, intitolata “Alle radici delle neoavanguardie” e curata da Toti Garraffa, Enzo Fiammetta e Calogero Barba, è una ricognizione storiografica che racconta sessant’anni di ricerca artistica e intellettuale, riportando alla luce una stagione fondamentale della cultura siciliana. Gibellina, simbolo della rinascita post-Belìce e prossima “Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026”, si conferma così luogo di memoria e visione, punto d’incontro tra arte e pensiero. La manifestazione si svolge con il Vin d’Honneur Principe di Corleone, main partner dell’evento.

 

«Gibellina ha misurato cosa significa la memoria delle cose e dei fatti, perché nel terremoto ha perso tutto» sottolinea Enzo Fiammetta, direttore del Museo. L’esposizione – promossa dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – riunisce oltre trenta artisti, restituendo alla Sicilia il suo ruolo nella storia nazionale dell’arte contemporanea. L’obiettivo, spiega Gabriele Gulotta, è ridefinire il posizionamento storico dell’isola: «Dare rilievo a quel decennio è un dovere, un’occasione per trasmettere alle nuove generazioni speranza e metodo».

La mostra agisce come un cantiere di scavo in una “faglia storica”, riportando alla luce le esperienze che anticiparono le neoavanguardie italiane degli anni Settanta. Il fulcro è Palermo, allora capitale di una stagione irripetibile di sperimentazione, dove si incontrarono Umberto Eco, Edoardo Sanguineti e Alberto Arbasino insieme alla nascente “Scuola di Palermo” con Michele Perriera, Roberto Di Marco e Gaetano Testa. «Le persone convenute a Palermo – scrive il critico Guido Valdini – erano accomunate da una volontà di sperimentazione e da un dialogo rissoso, senza pietà e senza infingimenti». In quegli anni, il Festival Internazionale della Nuova Musica aprì le porte a compositori come John Cage e Karlheinz Stockhausen, creando un legame inedito tra arti visive, teatro e letteratura.

 

Il percorso espositivo consente di rivivere le esperienze del Gruppo ’63, della Scuola di Palermo, del Festival Internazionale della Nuova Musica e dei centri sperimentali di Catania e Caltanissetta. Tra i protagonisti figurano Gaetano Testa, Francesco Carbone, Filippo Panseca, Totò Bonanno, Lillo Rizzo, Gino Morici, Anna Guillot, Alfonso Lentini e Ciro Li Vigni, voci di una creatività diffusa e corale.

 

Un capitolo di particolare rilievo è dedicato a Francesco Carbone (1923-1999), artista e operatore culturale che unì la ricerca estetica all’antropologia sociale. Fondò nel 1968 il Centro di Ricerche Estetiche Nuova Presenza, laboratorio che anticipò le istanze dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale, e negli anni Settanta fu tra i pionieri dell’Arte Antropologica e della Land Art a Godrano. Con il Museo Interdisciplinare Godranopoli (1981-83) Carbone propose un modello innovativo, in cui arte contemporanea, etnografia e archeologia industriale dialogavano secondo le teorie di Marshall McLuhan. «Il suo approccio – afferma Calogero Barba – è oggi riconosciuto come anticipatore dell’Arte Antropologica, ma resta ancora poco studiato». La mostra di Gibellina ne valorizza il lascito, restituendogli il posto che merita nella storia dell’arte italiana.

Visitabile fino al 30 dicembre 2025, Le 5 Generazioni – Sicilia Oggi. Alle Radici delle Neoavanguardie è un appuntamento essenziale per comprendere la genealogia della creatività siciliana contemporanea. Un percorso che culminerà nei primi mesi del 2026 a Palermo, all’Albergo delle Povere, con la grande collettiva finale Sicilia Oggi che riunirà oltre duecento artisti, sigillando il dialogo tra memoria e presente.

 

Info
Museo delle Trame Mediterranee – Fondazione Orestiadi, Baglio di Stefano, Gibellina (Trapani)
Opening 8 novembre ore 17.30 | Visitabile fino al 30 dicembre 2025
Orari: mar-ven 9.00-18.00 | sab-dom 9.00-19.00 | lunedì chiuso
www.le5generazioni.it | @Le5Generazioni

Artisti in mostra
Franz Agnello, Alfonso Amorelli, Giacomo Baragli, Pippo Bonanno, Totò Bonanno, Rosario Bruno, Crescenzio Cane, Francesco Carbone, Giovanni Castiglia, Guido Colli, Rosetta D’Alessandro, Gaetano Denaro, Giuseppe Atanasio Elia, Silvio Guardì, Anna Guillot, Carlo Lauricella, Alfonso Lentini, Ciro Li Vigni, Gaetano Lo Manto, Bartolomeo Manno, Gigi Martorelli, Gino Morici, Filippo Panseca, Lillo Rizzo, Pippo Rizzo, Tino Signorini, Totò Spanò, Giusto Sucato, Lino Tardia, Tanino Testa, Matilde Trapassi, Disma Tumminello, Nando Valentino, Pippo Zimmardi.



Cultura | 2025-12-06 21:22:00
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