Il Circolo del Partito Democratico di Marsala interviene dopo la bocciatura, in Consiglio comunale, della delibera sulla trasformazione dell’Istituzione Marsala Schola in Marsala Servizi, definendola “un fallimento amministrativo totale” e “l’epilogo di una farsa politica mal congegnata”.
In una nota, a firma della segretaria Linda Licari, il PD si dice “pienamente in linea con le motivazioni espresse da chi ha votato contro”, sottolineando che il voto negativo non rappresenta “un atto di chiusura”, ma “l’esercizio legittimo della funzione di controllo democratico”.
Secondo i dem, la Giunta avrebbe tentato di “delegittimare il Consiglio comunale”, accusato di “ostacolare l’azione amministrativa”, ma che invece — si legge nella nota — “è l’unico organo eletto a rappresentare l’intera comunità”.
Il PD parla di un progetto “privo di un’adeguata base tecnica e di una visione strategica chiara”, sostenendo che “non si trattava di un’operazione di efficientamento, ma di un tentativo di mascherare le inefficienze amministrative”.
Nel mirino anche il sindaco Massimo Grillo, accusato di aver “sconfessato le promesse di scioglimento di Marsala Schola” e di aver “tentato di blindarla politicamente”.
Critiche anche al nuovo statuto proposto, che secondo il PD prevedeva “compensi molto alti per i vertici del CdA, fino al 50% dell’indennità del sindaco”.
“La città ha bisogno di servizi efficienti — prosegue la nota — non di nuovi incarichi o di logiche di spartizione del potere”.
Per i dem, la bocciatura in Aula rappresenta “la conferma di un’amministrazione senza visione, isolata e priva di autorevolezza, dopo cinque anni di ritardi nei servizi pubblici essenziali e assenza di programmazione”.