Seduta ad alta tensione ieri in Consiglio comunale a Marsala . Apertura con un lungo botta e risposta politico e un dato subito evidente: l’assenza di sindaco e assessori. Una scelta definita “mancanza di rispetto istituzionale” da più consiglieri, con richieste di confronto su due dossier caldi: la bocciatura della società “Marsala Servizi” e la gestione Asacom.
Coppola ha stigmatizzato la replica del sindaco diffusa sulla pagina social istituzionale dopo lo stop a “Marsala Servizi”: “Il Consiglio è stato accusato di non aver approfondito. Venga in Aula a dircelo”.
Sulla stessa linea Passalacqua, che ha chiesto al sindaco una presa di posizione pubblica anche dopo l’operazione antidroga di ieri in città e ha rilanciato l’idea di una “zona rossa” nel centro storico, “per contrastare lo spaccio di crack”.
Martinico ha parlato di “garbo istituzionale assente”, Genna ha sollecitato le risposte alle interrogazioni (in particolare piano di protezione civile e cimitero).
Il consigliere Cavasino ha chiesto formalmente al segretario generale un parere sulla liceità di ospitare, sui canali social del Comune, contenuti di natura politica che commentano deliberazioni del Consiglio, richiamando normativa e linee guida (legge 150/2000, AgID, ANAC). Il segretario si è riservato di rispondere per iscritto.
L’Aula ha approvato numerosi riconoscimenti di debiti fuori bilancio, in gran parte legati a spese processuali su verbali CdS (autovelox, segnaletica, notifiche) e contenziosi minori, tutti corredati dai pareri di regolarità tecnica, contabile e revisori.
È stato sospeso – in assenza di rappresentanti della Giunta e dell’Ufficio legale – il punto relativo a un risarcimento da 20.000 euro (sentenza del Tribunale penale di Marsala) inserito all’ordine del giorno come debito fuori bilancio. La presidente della Commissione Bilancio ha chiesto di rinviare per un’illustrazione tecnica in Aula.
In aggiunzione è arrivato un ulteriore debito (circa 2.425 euro, doppio del contributo unificato dopo una sentenza del 2018). Sul punto si è chiesta una breve sospensione per attendere un rappresentante dell’Amministrazione; più consiglieri hanno preannunciato voto solo con una relazione tecnica in Aula.
Più interventi hanno chiesto un confronto politico “serio” su Asacom e servizi sociali (“deleghe senza assessore di riferimento”), contestando anche una nota del sindaco ai dirigenti scolastici “con orizzonte 2027”, cioè oltre la durata dell’attuale mandato.
In sintesi: il Consiglio porta a casa i provvedimenti tecnici più semplici, ma rinvia i dossier pesanti, aprendo un fronte di metodo e di merito con l’Amministrazione su comunicazione istituzionale, servizi sociali e scelte strategiche per la città.
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