Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica dell’Assessorato regionale della Salute, conferma come la Sicilia abbia ormai avviato la fase operativa del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES).
Si tratta di un Piano nazionale finanziato con fondi europei, che ha come obiettivo quello di ridurre le disuguaglianze sanitarie nel Sud. Ll PNES rientra nell’accordo di partenariato dell’Italia per la programmazione dei fondi di coesione 2021–2027 .
Il programma si regge su due strumenti: il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) che sostiene le attività immateriali, come la formazione, l’inclusione sociale e il potenziamento dei consulenti; e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) che interviene sul piano infrastrutturale e tecnologico, con l’acquisto di attrezzature sanitarie e camper per gli screening oncologici.
Per Iacolino “Siamo entrati nella fase di attuazione del Programma Nazionale Equità nella Salute e stiamo lavorando con grande impegno per integrare Sanità e Sociale in un’unica visione di welfare. È una misura che rappresenta una novità importante per la Sicilia, perché mira a superare una storica separazione tra interventi sanitari e assistenziali, creando un modello di presa in carico più completo e inclusivo”.
Le risorse e la distribuzione
La somma a disposizione è importante, si tratta di 104.998.474 euro. Sono investite in tre grandi aree: la salute mentale, gli screening oncologici e il genere al centro della cura. La distribuzione tiene conto delle esigenze dei territori e del numero di cittadini assistiti, con l’obiettivo di rendere i servizi più vicini e accessibili a tutti.
Per Trapani ci sono 6,6 milioni, in gran parte rivolti al potenziamento dei consultori e ai percorsi di salute mentale.
Gli altri finanziamenti: Palermo riceve oltre 29,3 milioni di euro; Catania 19 milioni; Messina ottiene 10,3 milioni; Enna 7,8 milioni; Agrigento 7,4 milioni;
Caltanissetta ha 7,2 milioni; Ragusa dispone di 6,7 milioni; Siracusa riceve infine 6,5 milioni.
Per Iacolino“La sfida adesso è trasformare le risorse in risultati tangibili per i cittadini. Questo programma unisce finalità sanitarie e sociali in un’unica strategia per offrire risposte più eque e inclusive ai bisogni delle comunità – rimarca e conclude Iacolino -. Le Aziende sanitarie territoriali sono le vere protagoniste di questa fase, perché le risorse sono destinate a loro per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e alle misure di prevenzione. L’Assessorato ha svolto un ruolo attivo nel favorire il coordinamento tra territorio e strutture ospedaliere, così da rendere il sistema più integrato e vicino ai cittadini”.
ASP Trapani, via alla Consulta Salute Mentale
Si è insediata la Consulta dei familiari e dei pazienti del Dipartimento Salute Mentale dell’ASP Trapani, su invito del Direttore del DSM, Gaetano Vivona, in esecuzione di una delibera del Commissario straordinario dell’ 11 luglio 2025. La Consulta nasce per garantire trasparenza, inclusione e protagonismo a chi vive direttamente i percorsi di cura psichiatrica: pazienti, familiari e associazioni. Tra i suoi compiti principali rientrano:
• Segnalare criticità e proporre miglioramenti nei servizi.
• Promuovere iniziative contro lo stigma.
• Favorire l’inclusione sociale e il protagonismo degli utenti.
• Costruire percorsi personalizzati e condivisi tra utenti, familiari e operatori.
E’ quindi uno spazio di ascolto e di co-progettazione, dove la voce di chi vive la sofferenza psichica diventa parte attiva delle soluzioni nel sistema salute mentale provinciale.