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06/11/2025 10:19:00

Cuffaro, la Dc e la moglie del giudice ...

Tra le intercettazioni dell’inchiesta che scuote la politica siciliana (qui gli aggiornamenti di Tp24)  emerge anche un frammento emblematico, quasi una lezione di realpolitik alla maniera di Totò Cuffaro. In una conversazione registrata dai carabinieri, l’ex presidente della Regione riflette su come “cautelarsi” da eventuali nuove indagini.

«Ma se no sai… io sai che faccio ora? Faccio presidente del partito la moglie di…», diceva, riferendosi – secondo quanto emerge dagli atti – a Laura Abbadessa, moglie del magistrato Massimo Russo (il nome del quale è omissato negli atti).

Un ragionamento che i magistrati definiscono nella richiesta di misura cautelare come parte di una vera e propria “strategia della rispettabilità”: «Cuffaro – scrivono – sta collocando in posti chiave della Nuova Dc persone al di sopra di ogni sospetto», pur dubitando, osservano, «che ciò potesse metterlo davvero al riparo da nuove indagini».

Lo stesso Cuffaro, con un tono a metà tra il calcolo politico e l’ironia, si chiedeva:
«Cioè io sto mettendo le cose che devo mettere… ma bastano?».

Un interrogativo che, nelle carte dell’inchiesta, suona oggi come un’ammissione di consapevolezza.