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07/11/2025 08:27:00

CNA Trapani contro Manovra 2026: "Articolo 26 tradisce la fiducia delle imprese"

Forte preoccupazione da parte della CNA di Trapani per gli effetti che deriverebbero dall’applicazione dell’articolo 26 contenuto nel disegno di Legge di Bilancio 2026 proposto dal governo Meloni. La norma estenderebbe infatti a tutti i soggetti il divieto di compensare i crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi.

Dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà consentita solo per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo quindi quelli maturati tramite bonus edilizi e altri incentivi alle imprese.

 

Una misura che, secondo la CNA, colpirebbe e depotenzierebbe strumenti fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione come i crediti d’imposta ZES, Industria 4.0, Transizione 5.0, ricerca e sviluppo e perfino il Tax credit cinema.

 

“Una simile restrizione – dichiarano il presidente Giuseppe Orlando e il segretario Francesco Cicala – rischia di compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese, determinando difficoltà nei versamenti contributivi, perdita di liquidità e un conseguente rallentamento degli investimenti. Proprio adesso che la ZES Sicilia Occidentale rappresenta uno dei principali strumenti di rilancio del territorio”.

Cicala ricorda come già nel 2023, con la riforma del credito d’imposta Mezzogiorno, furono escluse le micro e piccole imprese a causa dell’introduzione del limite minimo di investimento di 200 mila euro:“Già allora si è penalizzato chi costituisce la spina dorsale del sistema produttivo. Questa ulteriore restrizione sarebbe una vera e propria mazzata per l’economia del Sud”.

 

Per la CNA, il rischio più grave è quello di minare la fiducia degli imprenditori nello Stato: “Le imprese si sono fidate dello Stato, hanno investito e si sono indebitate confidando nella stabilità degli incentivi. Cambiare ora le regole in corsa significherebbe tradire quella fiducia e indebolire la capacità del Mezzogiorno di attrarre nuovi investimenti”.

 

L’allarme riguarda soprattutto i settori delle costruzioni, dell’impiantistica e della produzione, pilastri dell’economia locale.

La CNA di Trapani auspica che, in sede di approvazione della legge di Bilancio, venga mantenuta l’attuale disciplina sulla compensazione dei crediti d’imposta, “a tutela della stabilità economica e occupazionale delle imprese del territorio”.

Nel frattempo, la CNA nazionale e le articolazioni territoriali stanno portando avanti un’azione di sensibilizzazione presso le istituzioni affinché la norma venga ritirata o modificata.