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13/11/2025 06:00:00

Trapani e provincia senz’acqua per 48 ore: stop agli acquedotti Garcia e Montescuro

Da oggi, giovedì 13 novembre, la provincia di Trapani entra in una nuova fase di crisi idrica. Dalle ore 7 è infatti sospesa l’erogazione di acqua nei comuni serviti dagli acquedotti Garcia e Montescuro Ovest, gestiti da Siciliacque. Il provvedimento, che durerà fino a venerdì 14 novembre (tra le ore 15 e le 23), riguarda Trapani – nelle frazioni di Fulgatore, Ummari, Torretta, ASI e Depuratore – e altri 15 comuni: Paceco, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, Custonaci, Calatafimi Segesta, Gibellina, Salemi, Partanna, Vita, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa, oltre a Montevago e Santa Margherita Belice (in provincia di Agrigento).

Siciliacque spiega che gli interventi sono «necessari a consentire il funzionamento della centrale una volta installata la zattera galleggiante e a prelevare i volumi d’acqua residui al di sotto della quota di derivazione dell’invaso che, a causa della scarsità di piogge, può contare su risorse idriche limitate». In contemporanea si svolgeranno lavori elettrici e idraulici collegati alla nuova centrale di pompaggio che entrerà in funzione con il raddoppio dell’acquedotto Garcia, opera finanziata con i fondi del PNRR.

I disagi per la popolazione sono immediati: per 48 ore interi quartieri resteranno senza acqua, con ripercussioni sulla vita quotidiana, l’igiene, le attività commerciali e agricole. Le zone periferiche, dove la pressione idrica è più bassa, saranno le più penalizzate e potrebbero subire disservizi anche dopo il termine previsto per il ripristino.

“La situazione idrica in provincia di Trapani è sempre più grave – dichiara la sindaca di Erice, Daniela Toscano –. La disponibilità d’acqua è stata fortemente ridotta dalla cabina di regia della Regione Siciliana e i Comuni stanno affrontando una vera e propria emergenza nell’emergenza”. Toscano ricorda che i tagli non dipendono dai Comuni: “L’acqua arriva nei nostri cisternoni in base alle quote assegnate. Quando è poca, si approvvigionano prima le abitazioni più vicine, mentre zone come Pizzolungo restano più penalizzate”.

Intanto il presidente dell’ATI Trapani, Francesco Gruppuso, ha inviato una richiesta urgente al presidente della Regione, Renato Schifani, per discutere la crisi. La cabina di regia aveva imposto un taglio del 25%, ma l’ATI – valutando la situazione reale – ha deciso di applicare una riduzione inferiore, poco sotto il 20%, che si aggiunge ai tagli del 10% a novembre 2024 e di un ulteriore 10% a marzo 2025. Complessivamente, la diminuzione delle forniture idriche raggiunge il 40% rispetto ai volumi storici.

“La Regione deve trovare soluzioni immediate – conclude Toscano –. Non è il momento delle polemiche: evitiamo sprechi, limitiamo l’irrigazione, chiudiamo i rubinetti quando non serve. Serve collaborazione per fronteggiare questa emergenza”.