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15/11/2025 06:00:00

Grillo no, Grillo sì. Pellegrino si smentisce da solo. A Marsala regna l'ambiguità

"E’ la stampa ad avere capito male". E ti pareva. Quando i politici si confondo tra quello che dicono e quello che vorrebbero davvero fare,  finiscono per dare la colpa alla stampa.
Da Massimo Grillo a Stefano Pellegrino la stampa commette errori pure quando le parole pronunciate da loro, in italiano basico, sono chiare e nette.


Due giorni fa l’onorevole Pellegrino ha detto chiaramente, senza neanche girarci attorno, che il suo candidato sindaco è Salvatore Ombra, che è lui a dover fare parte del tavolo di centrodestra, perché  garante dell’unità della coalizione da Marsala a Catania(magari passando pure per Malta) e che non può essere un civico il prossimo sindaco. Dulcis in fundo, e manco tanto in fondo, l’esperienza Grillo si chiude. 
Passa appena un giorno e dice esattamente il contrario: è sempre garante di tutto il centrodestra, stavolta  dell’intero pianeta, ma non esclude nemmeno un appoggio a Grillo. Indovinate chi ha capito male? La stampa. 
Ma se per Pellegrino il candidato è Ombra significa che l’esperienza Grillo non merita continuità, nemmeno una seconda possibilità. Non è latino che bisogna tradurre, è ancora molto più semplice di quello che appare.

 

Le tante verità non dette
Bisognerebbe intanto essere onesti con i cittadini: da quale parte si sta? Mancano meno di sei mesi alle elezioni amministrative e questo significa che già gli schieramenti devono essere quasi pronti e soprattutto le idee chiare. Invece, ancora una volta, chi dovrebbe e potrebbe essere guida, crea confusione, la alimenta, ne trae vantaggio. La verità è che la mossa di Pellegrino è quella di Enzo Sturiano, presidente del consiglio, che prevede la possibilità per quest’ultimo di candidarsi sindaco ma ci vuole una aggregazione forte. Se davvero Ombra sarà fuori dai giochi, definitamente, lo spazio per Sturiano potrebbe trovarsi. A quel punto si aprirebbero altri scenari ancora: Sturiano verrebbe appoggiato da Grillo o andrebbero in rottura? Due vecchie volpi, nessuno dei due ne gioverebbe dalla rottura, quindi la risposta è chiara.


Chi gioca e chi pensa al futuro
Sono  anni in cui Sturiano(ancora oggi) è alla guida della città con assessori piazzati e con sottogoverni nelle mani. Non è mai uscito dalla giunta, potrebbe farlo nel 2026, quindi la vera domanda è: uscire per andare dove e con quale alternativa credibile? Perchè se sostieni un governo cittadino e ne fai parte per anni, affermando che il lavoro fatto è notevolmente importante,  non puoi sconfessare te stesso e il gruppo. 
Sono finiti in un imbuto. E sanno che la loro credibilità politica  è messa sulla graticola. 


Il primo vero segnale di amore e di responsabilità per la città è essere onesti, dire con trasparenza che la presenza in giunta a sostegno di Grillo non è stato solo esercizio di potere ma condivisione di idee, programma e obiettivi. Quindi in maniera consequenziale, Sturiano e Pellegrino, devono esserci per il bis di Grillo. Altrimenti devono trovare le parole e i comportamenti chiari per dire che hanno fallito, insieme a Grillo, e che si ripresentano da soli per ritentare a fare meglio.  Perché continuare a rifugiarsi nelle ambiguità non è più un’opzione, o parlano chiaro, o è chiaro il motivo per cui nessuno si fida più di loro.