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16/11/2025 06:00:00

Quando il vino diventa esperienza: l'opportunità dell'enoturismo trapanese

Il territorio trapanese si conferma eccellenza nazionale nell'accoglienza enogastronomica, con investimenti milionari che trasformano cantine storiche in destinazioni turistiche di prestigio.

Per il 18% delle cantine con attività strutturate dedicate all'enoturismo, l'ospitalità genera oltre il 60% dei ricavi. Un dato emerso dal rapporto "Wine Tourism in Italy", prima edizione del salone internazionale dedicato all'enoturismo, organizzato da Veronafiere, che si è svolto a Lazise sul Lago di Garda nella cornice suggestiva del Valpolicella. Un dato che spiega perché la provincia di Trapani, con la sua straordinaria vocazione vitivinicola e il patrimonio paesaggistico e storico, sia diventata uno dei territori più dinamici del panorama enoturistico italiano.

Le grandi realtà del territorio hanno compreso da tempo il potenziale di questo segmento. La storica Florio, simbolo dell'eccellenza siciliana nel mondo, continua ad attrarre migliaia di visitatori nelle sue cantine storiche di Marsala, dove la tradizione del Marsala DOC incontra la storia imprenditoriale dell'isola. Un'esperienza che coniuga patrimonio culturale e degustazione di alta qualità.

Cantine Pellegrino rappresenta l'equilibrio perfetto tra passato e futuro: le cantine storiche dialogano con strutture moderne come l'Overture, creando un'offerta enoturistica che abbraccia diverse generazioni di appassionati. Un modello che dimostra come l'innovazione possa valorizzare la tradizione senza snaturarsi.

Nel panorama delle eccellenze, Donnafugata si distingue come uno dei brand più prestigiosi che veicola l'immagine della Sicilia nel mondo. L'azienda ha saputo trasformare la propria identità in un'esperienza turistica completa, dove il vino diventa ambasciatore di un territorio e di una cultura.

Firriato ha fatto dell'enoturismo un vero e proprio manifesto imprenditoriale. Il magnifico Baglio del Settecento restaurato ospita non solo la cantina ma anche un resort con piscina, offrendo un'esperienza immersiva che va oltre la semplice degustazione. E gli investimenti non si fermano: la ristrutturazione in corso della cantina di Paceco a Sorìa dimostra la visione lungimirante dell'azienda nel settore dell'accoglienza enologica.

Ma il fenomeno enoturistico trapanese non si esaurisce nelle grandi realtà. Attorno a questi colossi orbitano cantine più piccole che hanno saputo ritagliarsi spazi di eccellenza, accoppiando vino e turismo con degustazioni e esperienze di altissimo livello.

Donnafranca della famiglia Ansaldi rappresenta l'eccellenza dell'accoglienza familiare, dove l'ospitalità mantiene una dimensione intima e personalizzata, senza rinunciare alla qualità dell'offerta enologica.

Un caso particolarmente interessante è quello delle Cantine Fina, sono riusciti ad intercettare un target molto giovane specializzandosi nell'organizzazione di eventi, concerti live e serate disco. Un modello innovativo che dimostra come l'enoturismo possa evolversi e raggiungere nuovi pubblici, trasformando la cantina in un luogo di socialità e cultura contemporanea.

Dal rapporto – basato su un campione di 200 imprese di grandi, piccole e medie dimensioni – emerge come, per circa il 50% delle cantine, l'enoturismo valga circa il 45% dei ricavi complessivi, con percentuali che per alcune realtà superano l'85%. Nel contesto trapanese, questi dati trovano piena conferma: le aziende che hanno investito in strutture ricettive, ristorazione, eventi e digitalizzazione stanno raccogliendo i frutti di una visione strategica che guarda al futuro.

Sul fronte investimenti, il trend 2023-2025 vede una netta prevalenza di risorse destinate a formazione, sostenibilità e nuove tecnologie. La provincia di Trapani si inserisce perfettamente in questo scenario, con aziende che continuano a investire in qualità, innovazione e nella capacità di raccontare un territorio unico.

L'enoturismo trapanese dimostra che quando tradizione, qualità del prodotto, capacità imprenditoriale e visione strategica si incontrano, il vino diventa molto più di una semplice bevanda: diventa esperienza, memoria, identità. E soprattutto, diventa economia.