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16/11/2025 11:17:00

Favignana, il punto sui lavori del Pnrr: tra accelerazioni e rivendicazioni

Favignana avvia ufficialmente i cantieri del Pnrr. Con la consegna dei lavori per oltre 12 milioni di euro, il Comune delle Egadi entra nella fase operativa del più grande pacchetto di investimenti pubblici mai arrivato sulle isole. Ma dietro i comunicati trionfali delle ultime ore, si muovono letture diverse, rivendicazioni politiche e alcuni nodi tecnici tutt’altro che risolti.

L’amministrazione Pagoto: “Recuperato il tempo perduto. Ora i cantieri partono”

A dare l’annuncio è stato il sindaco Giuseppe Pagoto, tornato alla guida delle Egadi dopo le elezioni di giugno. L’amministrazione rivendica un “forte impulso” dato ai progetti Pnrr fin dal suo insediamento, sottolineando la riorganizzazione degli uffici e la scelta dell’ingegnere Lorenzo Ceraulo come assessore tecnico dedicato al coordinamento.

Il gruppo consiliare di maggioranza “Movimento per le Egadi – Pagoto Sindaco” parla di un lavoro “lungimirante”, avviato per portare in gara i progetti già dal mese di luglio, e che ha permesso di arrivare ora alla consegna dei lavori per un valore superiore ai 12 milioni di euro.

Secondo la maggioranza, però, non tutti i progetti erano realmente esecutivi al 2024, come sostenuto dall’ex amministrazione. Sei interventi tra i più rilevanti – in particolare rifacimento delle reti idriche e nuovi dissalatori, per un totale di 9,1 milioni di euro – risultano appalti integrati: l’impresa aggiudicataria dovrà ancora redigere il progetto esecutivo entro venti giorni.

C’è poi un ulteriore nodo: manca il parere VINCA (Valutazione d’Incidenza Ambientale), senza il quale non è possibile avviare i lavori. E per i dissalatori – sostiene la maggioranza – restano problemi progettuali ancora aperti: la realizzazione dei pozzi da cui prelevare l’acqua e la gestione della salamoia prodotta dal processo di dissalazione.

“Non vogliamo creare illusioni – spiegano i consiglieri del gruppo Pagoto – continueremo a monitorare attentamente l’iter e a dare il nostro contributo senza trionfalismi”.

La replica di Forgione: “Tutti i progetti erano pronti a dicembre 2024. Favignana non è fanalino di coda”

Diversa la lettura di Francesco Forgione, ex sindaco, che rivendica invece il lavoro svolto nei tre anni del suo mandato.

Secondo l’ex primo cittadino, tutti i progetti esecutivi finanziati dal Pnrr “erano già pronti e approvati entro il 31 dicembre 2024”, completi di pareri paesaggistici, energetici e idrici. Erano, sostiene, progetti “realizzati integralmente dall’amministrazione uscente”, già pronti per le gare, poi rallentate dal periodo di commissariamento successivo alla sfiducia.

Forgione respinge l’idea di un Comune “fanalino di coda”: “Favignana – afferma – era tra i Comuni più virtuosi d’Italia nella gestione dei fondi Pnrr”, con un rapporto finanziamenti/popolazione che – ricorda – venne certificato dall’ANCI come il migliore della provincia di Trapani.

L’ex sindaco rivendica inoltre la visione complessiva degli interventi, che non riguardano solo infrastrutture materiali, ma anche servizi pubblici, sostenibilità e opere che “assicurano qualità futura alle Egadi”.

Cosa succede ora

Tra la lettura dell’attuale amministrazione e quella dell’ex giunta restano differenze profonde, soprattutto sulla natura dei progetti approvati, sull’effettivo grado di esecutività e sui pareri ancora mancanti.

Al di là del confronto politico, però, una cosa è certa: gli interventi Pnrr sono entrati nella fase decisiva.

I lavori consegnati riguardano:

– reti idriche e dissalazione
– efficientamento energetico
– infrastrutture per la sostenibilità
– rigenerazione urbana e servizi pubblici
– opere di manutenzione straordinaria

Per altri interventi, soprattutto quelli più complessi sul ciclo dell’acqua, servirà ancora superare passaggi tecnici fondamentali, a cominciare dal parere ambientale.

Una sfida decisiva per il futuro delle Egadi

Favignana arriva così alla fase più delicata: quella dell’attuazione. Tempi stretti, procedure complesse e un patrimonio ambientale unico da tutelare. Tra accelerazioni, rivendicazioni e nodi tecnici, i prossimi mesi diranno se la stagione del Pnrr riuscirà davvero a trasformare le Egadi.