Chi pensava che il sindaco di Castelvetrano potesse rinunciare all’assessora Dc, Rosalia Ventimiglia e al sostegno del partito di Cuffaro, rimarrà deluso. “Si sta creando un problema che non esiste. Non si può criminalizzare il partito per le vicende che riguardano alcuni suoi dirigenti, pur se di vertice”, ha detto Lentini, intervenendo oggi dalla radio della città.
Invitato dal giornalista Enzo Carrara, a RCV, nel dire la sua sul caso Cuffaro e le potenziali conseguenze politiche per la Democrazia Cristiana che lo sostiene, il primo cittadino ha separato nettamente la vicenda giudiziaria del leader dall’integrità della DC locale, che conta un assessore e tre consiglieri comunali. “I membri del partito - ha aggiunto – sono assolutamente estranei a queste vicende. Si tratta di persone per bene, impegnate per la collettività. La cosa riguarda Cuffaro e gli altri che sono stati coinvolti, sono loro che dovranno vedersela sia sul piano giudiziario che su quello del consenso sociale”.
Secondo Lentini, inoltre, “la criminalizzazione dell’intero partito è una cosa sgradevole, che cerca di stimolare il peggio del qualunquismo e del moralismo da strada”.
Il sindaco sul punto è stato molto chiaro: “Gli eventi che coinvolgono Cuffaro (che si è dimesso da segretario nazionale della DC) e alcuni suoi collaboratori (che si sono messi in sospensione dal partito) non trasformano la Nuova Democrazia Cristiana in un’associazione a delinquere”.