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17/11/2025 17:12:00

Marsala, il Sindaco Grillo “scopre” il patrimonio comunale dopo cinque anni: ora vuole ...

Il patrimonio comunale di Marsala è vasto, complesso, stratificato. Talmente stratificato che, a quanto pare, perfino chi amministra la città da più di cinque anni sembra accorgersi solo adesso di quanto intricata – e in certi casi opaca – sia la sua gestione.

Dopo l’incendio doloso di un box dell’Antico Mercato e il sequestro di un altro immobile comunale trovato nella disponibilità di soggetti ignoti, il sindaco Massimo Grillo ha diffuso una nota dai toni risoluti: «Fin dal mio insediamento – dichiara – ho assunto ogni iniziativa utile a rimuovere incrostazioni amministrative. Gli episodi recenti rendono necessario un ulteriore approfondimento sulla gestione di alcuni beni del Patrimonio Comunale».

Gli episodi, va detto, non sorprendono chi conosce da anni le fragilità della macchina comunale. Sorprende piuttosto che la consapevolezza arrivi così tardi. Ma andiamo con ordine.

Una ricognizione straordinaria (dopo anni di ordinarie dimenticanze)

Alla luce dei fatti emersi, e anche di quanto rilevato recentemente in Giunta, il sindaco ha disposto una ricognizione straordinaria di tutti gli immobili comunali – quelli gestiti direttamente e quelli affidati a terzi. L’obiettivo è verificare: chi utilizza realmente gli spazi, se ci sono occupazioni non autorizzate, se i canoni sono corretti, se esistono rinnovi taciti o contratti “dimenticati”.

Un lavoro che, secondo il Sindaco, si rende necessario per “ritardi gestionali” che risalirebbero addirittura al 2004. Una data che inchioda più amministrazioni, ma non toglie responsabilità all’attuale, in carica dal 2020.

Grillo si dice determinato: «La mia Amministrazione intende porre rimedio a criticità di vecchia data, emerse solo di recente, che risolveremo con rigore e celerità».

Elenchi aggiornati, controlli rafforzati e personale spostato

I settori competenti dovranno consegnare un elenco completo e aggiornato di tutti i beni comunali, con destinazione, uso attuale e stato delle verifiche.

Nel frattempo, il Segretario Generale e il Comandante della Polizia Municipale sono stati incaricati di valutare l’intero funzionamento dell’area Patrimonio e proporre misure per rafforzare i controlli.

E, nelle more degli accertamenti, arriva anche la mossa più vistosa: una rotazione cautelativa del personale che si occupa del patrimonio, spostato temporaneamente ad altre funzioni “per tutela dell’Ente e buon andamento dell’azione amministrativa”.

Una misura che non viene spiegata nel dettaglio, ma che lascia intendere una perdita di fiducia interna o, quantomeno, la necessità di evitare sovrapposizioni tra chi controlla e chi è controllato.

“Serve un intervento strutturale”: promessa di un nuovo modello gestionale

Grillo parla apertamente di un “intervento strutturale”: «Serve un sistema capace di prevenire irregolarità e assicurare una gestione rigorosa del patrimonio. Stiamo elaborando un programma di rafforzamento dell’area amministrativa dedicata agli immobili comunali».

In pratica: uffici da riorganizzare, processi da riscrivere, personale da ruotare e controlli da potenziare.
Una revisione dell’assetto organizzativo è già allo studio, con la possibilità di una rotazione più ampia del personale.

“Nessuno sconto”: l’Amministrazione prova a mostrare fermezza

Il sindaco conclude con un messaggio alla città: «Affrontiamo questi fatti con determinazione. La tutela del patrimonio comunale è una priorità assoluta: ogni bene deve essere gestito secondo legge, nell’interesse esclusivo dei cittadini. Non faremo sconti».

Una dichiarazione di fermezza che arriva però dopo anni di gestione non proprio brillante del patrimonio: dal caso dell’Antico Mercato alle concessioni incerte, dalle strutture in abbandono ai locali comunali utilizzati senza titoli chiari.

La precisazione finale

Il Comune tiene a ricordare che, già dall’inizio del mandato, l’Amministrazione aveva pubblicato bandi per gli affidamenti onerosi e solo successivamente avviato i contratti di comodato d’uso gratuito. Un modo per ribadire che la linea seguita sarebbe “di valorizzazione” e non di lassismo.

Ma la domanda resta

Che la situazione del patrimonio comunale fosse problematica, lo sapevano tutti: cittadini, associazioni, commercianti, opposizioni e persino alcuni uffici.
Che lo scopra adesso anche il Sindaco– dopo incendi, sequestri e cinque anni di governo – è il vero punto politico.

Le verifiche sono un passo necessario.
Il nodo, semmai, è capire perché questo passo arrivi soltanto oggi.