Cercasi i gemellini salvati a San Giuliano nel 1983: l’appello dopo 42 anni
Dopo quarantadue anni Giovanni Serra torna a cercarli. Due gemellini di circa tre anni, salvati dal mare di San Giuliano in una mattina d’estate del 1983. Una storia rimasta nell’ombra, senza foto né nomi, ma con un ricordo che non si è mai spento. «Non ho mai smesso di pensare a loro», racconta oggi, chiedendo ai trapanesi di aiutarlo a ritrovarli.
Era luglio, mare piatto, caldo già insopportabile. Serra, allora in licenza dalla Marina Militare, si era tuffato per rinfrescarsi quando una donna su un materassino lo chiamò: “Prendi i bambini”. All’inizio non capì. Poi vide due corpicini sott’acqua, in quel tratto dove il fondale cambia all’improvviso. I piccoli, spaventati, si spingevano a vicenda verso l’alto per respirare. «Mi si avvinghiarono addosso, piangevano forte. Io pensavo solo a riportarli a riva».
Nessuno sulla spiaggia si era accorto di nulla. Solo la donna del materassino lo seguì mentre trascinava i piccoli verso la battigia. «Avevo il fiatone, e i loro graffi sul petto: si tenevano a me con tutta la forza che avevano».
Arrivati a riva, i gemellini riconobbero la madre e le corsero incontro. Ma Serra ricorda bene anche un altro dettaglio, che oggi potrebbe rivelarsi decisivo: il nonno dei bambini, un uomo cordiale, emozionato, che si avvicinò per ringraziarlo. «Aveva una forte pronuncia romana» dice Serra, «e insistette per offrirmi un gelato… o una birra. Non dimentico quel gesto».
Poi, nulla più. Niente nomi, niente scatti, nessuna notizia. Un’estate degli anni ’80 senza social, senza storie da condividere, senza memoria digitale. Solo un salvataggio rimasto nella coscienza di chi lo ha compiuto.
«Da allora me lo porto dentro. Mi chiedo chi siano oggi quei due bambini: se stanno bene, se sono felici, se ricordano qualcosa di quel giorno», racconta Serra, oggi Luogotenente della Marina Militare in congedo e vicepresidente del Nastro Verde Trapani-Agrigento.
Il suo appello è semplice: se qualcuno ricorda quella mattina, se qualcuno conosce una famiglia che negli anni ’80 frequentava San Giuliano e aveva due gemelli di tre anni, se quel nonno “romano” è un indizio che qualcuno riconosce, si faccia avanti.
«Mi piacerebbe rivederli, anche solo sapere che stanno bene» conclude Serra.
Forse, dopo 42 anni, questa storia può finalmente trovare un volto. O due.
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