×
 
 
21/11/2025 06:00:00

Marsala, il centrosinistra si compatta: Patti guiderà la coalizione progressista

Le sigle di centrosinistra hanno scelto: la candidata sindaca per la città di Marsala è Andreana Patti. È il primo schieramento a uscire con una candidatura.

I partiti che hanno indicato la Patti come loro candidata sono: Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista, Rifondazione Comunista. Gli esponenti delle forze politiche spiegano che gli incontri svolti hanno posto al centro la definizione di un programma condiviso, capace di offrire a Marsala un progetto di governo alternativo e davvero progressista.

Hanno inoltre sottolineato di avere espresso una chiara distanza dalle politiche dell’attuale amministrazione, ritenute prive di visione, partecipazione e attenzione ai bisogni reali della comunità.

La roadmap: «Il coinvolgimento delle contrade nella vita pubblica e nella gestione cittadina, anche con l’istituzione dei consigli di quartiere e la diffusione di servizi dislocati; dare sostegno alla povertà, anche attraverso la lotta all’evasione; un piano rifiuti fondato su tracciabilità, premialità e continua sensibilizzazione alla raccolta differenziata; consumo di suolo zero e rigenerazione urbana sostenibile, privilegiando il recupero degli edifici esistenti; tutela del paesaggio come bene collettivo; impianto diffuso di alberi; clausole sociali negli appalti comunali per garantire salari dignitosi, contratti regolari e sicurezza sul lavoro; risoluzione della crisi idrica e lotta alla desertificazione; ridare dignità di Riserva naturale allo Stagnone; attivazione del welfare di prossimità; sicurezza attraverso attività di prevenzione della criminalità e dei disagi sociali, tutela del commercio di prossimità, intensificazione dell’illuminazione cittadina».

Il perimetro politico è chiaro, e a rafforzarlo sono state le parole della segretaria provinciale del PD, Valeria Battaglia: «Accogliamo con profonda convinzione la candidatura di Andreana Patti alla guida di Marsala. È una scelta che nasce da un percorso serio e condiviso che ha visto tutte le forze del centrosinistra e del civismo impegnate in un confronto aperto e costruttivo con il movimento Si Muove la Città. Il Partito Democratico ha contribuito in modo determinante a questo risultato, portando avanti l’idea di un campo largo come luogo reale di incontro, aperto a reti civiche e moderati, capace di offrire a Marsala una proposta di governo innovativa, inclusiva e progressista».

Le parole della Patti

Si è sempre presentata come civica, non ha una tessera di partito, ma oggi ha attorno un perimetro politico di sostegno piuttosto definito.

«La mia candidatura nasce innanzitutto dall’esigenza di dare voce e rappresentanza a quelle migliaia di cittadini e cittadine marsalesi che negli ultimi anni sono stati snobbati dall’attuale classe dirigente cittadina, dall’esigenza di aprire una nuova pagina per la storia di Marsala, raccogliendo una richiesta che da tempo viene dalla città. Con il mondo progressista condividiamo valori, sensibilità e una visione di città più equa, più solidale e che abbia al centro lo sviluppo di Marsala e dei marsalesi tutti. Allo stesso tempo poniamo grande attenzione ai temi che riguardano le imprese, il lavoro e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Il mio auspicio è che tutti i cittadini che si riconoscono in questi principi — indipendentemente dalle appartenenze — possano convergere in un progetto comune, per costruire insieme il futuro che Marsala merita».

L’ex consigliere Ferreri: “Non sono candidato”

È stato uno dei più attivi consiglieri comunali del PD durante la sindacatura di Alberto Di Girolamo. Si è ricandidato nel 2020, sempre nella lista PD a sostegno di Di Girolamo, ma non è stato eletto: la lista non superò lo sbarramento del 5%. Ferreri ottenne 638 preferenze.

In questa tornata gli è stato chiesto di tornare in campo, ma la sua scelta è diversa. Scrive sui social: «Negli ultimi giorni mi è stato chiesto più volte se intenda candidarmi alle prossime elezioni amministrative. Desidero chiarire con trasparenza che la mia risposta è no. L’esperienza svolta come consigliere comunale è stata per me motivo di impegno sincero e di attenta riflessione critica. Ho creduto, inizialmente, che operare dall’interno potesse consentire un reale cambiamento. Col tempo, però, ho compreso che il rischio sarebbe stato quello di snaturare il mio modo di intendere il servizio pubblico».

Il suo atto d’accusa: «La nostra città continua a essere caratterizzata da logiche di gestione che si ripetono da decenni, con ruoli istituzionali tramandati quasi come fossero eredità familiari. Questo non ha permesso l’avvio di un autentico processo di rinnovamento. Marsala merita una classe dirigente capace di guardare avanti, di collaborare in modo costruttivo e di progettare una visione condivisa per lo sviluppo della città e dell’intera provincia».

E ancora: «E a chi non intende farlo, scegliere con consapevolezza figure realmente rappresentative, valutando il merito e non le appartenenze personali. Marsala ha bisogno di rinnovamento, serietà e lungimiranza. È su questi valori che si costruisce il futuro di una comunità»