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24/11/2025 16:45:00

Aperiflowers a Trapani: tradizione, fiori e musica nel nuovo venerdì della città

È una novità che profuma di Europa ma parla trapanese dalla prima all’ultima nota: il primo Aperiflowers. Un incrocio tra fiori, musica dal vivo e un calice di bollicine, un format che nei Paesi del Nord funziona da anni e che ora arriva “from the Middle Europe to the middle of the Mediterranean Sea”. Perché sì: la Sicilia è davvero al centro del Mediterraneo e di un’energia creativa tutta sua.

A portare questa idea a Trapani è Astrid De Pasquale, proprietaria della Flora Giapponese, che ha voluto trasformare una tradizione familiare in qualcosa di nuovo. Lei stessa racconta di aver “copiato” l’ispirazione da Amsterdam, patria dei fiori e dei concept store creativi, ma aggiunge un cuore tutto locale: “Perché non portare qui una prassi che in Europa esiste da anni?”.

La vera chiave è la continuità della tradizione che si fa moderna.
Il padre di Astrid, nel medesimo negozio — primo a portare i bonsai a Trapani — lavorava sulle confezioni con le mani che correvano mentre chiacchierava con gli amici di politica, città e cultura. Il negozio era un salotto informale, un piccolo osservatorio sul mondo tra profumi di foglie e spago da pacchi.

Oggi quello stesso spazio torna a essere un luogo d’incontro, ma con una vibrazione diversa: un posto dove si entra per dare un profumo al tempo, rallentare, ascoltare un ritmo che nasce dai fiori e dalla musica. Un laboratorio di benessere, dove ogni attimo viene rimesso al centro.

E così nasce l’Aperiflowers: un appuntamento del venerdì che unisce fiori, musica, bollicine e pausa. Dopo il debutto, già si guarda avanti: venerdì 28 novembre arriva Marco Basciano del Pop Shock di Palermo, con le bollicine offerte da Colomba Bianca.

E per Astrid, questo è solo l’inizio.
“Trapani è la città più bella del mondo e si merita le attività più belle del mondo”. E se la musica è cultura, i fiori sono cultura, allora trasformare un negozio in un luogo dove il tempo profuma è il passo più naturale che la tradizione potesse fare per diventare moderna.