La Procura della Repubblica di Marsala ha richiesto al Gip il rinvio a giudizio per Giovanna Lamia, legale rappresentante della PRG Sistem Srls, con sede in via Rubino 13 a Marsala, nell’ambito di un’indagine per dichiarazione infedele relativa agli anni d’imposta 2022 e 2023.
Secondo l’ipotesi accusatoria, la donna avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni IVA elementi attivi per oltre 1,5 milioni di euro, con un’evasione complessiva quantificata in 254.959,76 euro.
Le accuse: omessi ricavi per oltre 1,5 milioni di euro
L’indagine, basata su verifiche fiscali eseguite nei confronti della società, ha ricostruito il presunto meccanismo di evasione contestato. In particolare, secondo la Procura:
- Anno 2022: sarebbero stati omessi ricavi per 740.710 euro, dichiarando un imponibile pari a zero. L’imposta evasa sarebbe pari a 154.670,31 euro.
- Anno 2023: sarebbero stati omessi ricavi per 832.635 euro, anche in questo caso dichiarando un imponibile pari a zero. L’imposta evasa sarebbe pari a 100.289,45 euro.
Le dichiarazioni annuali relative ai due periodi d’imposta sono state presentate rispettivamente il 2 maggio 2023 e il 26 aprile 2024.
La Procura contesta a Lamia il reato previsto dall’art. 4 del d.lgs. n. 74/2000, che punisce la dichiarazione infedele finalizzata all’evasione delle imposte sui redditi o dell’IVA mediante la presentazione di dichiarazioni non veritiere.
La società: sede a Marsala, due dipendenti
La PRG Sistem Srls, partita IVA 02734050814, è iscritta al registro imprese con codice REA TP-193186.
Con sede legale in via Rubino 13 a Marsala, la società risulta attiva con:
- Fatturato 2023: 832.625 euro
- Dipendenti (2025): 2
Secondo i bilanci depositati, la società opera con volumi economici significativi, in linea con i valori contestati dagli inquirenti.
Le verifiche fiscali e la richiesta di processo
Il comunicato della Procura chiarisce che le risultanze sono frutto di accertamenti tecnici e verifiche documentali eseguite dalla Guardia di Finanza.
La Procura ritiene che Lamia, quale rappresentante legale della società dal 3 giugno 2021, avrebbe agito consapevolmente omettendo di dichiarare elementi attivi rilevanti ai fini IVA.
Ora spetta al Giudice per le indagini preliminari valutare la richiesta di rinvio a giudizio. Come sempre, si ricorda che la responsabilità penale potrà essere accertata solo in caso di sentenza definitiva, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza.