Belìce/EpiCentro della Memoria Viva apre le porte a “PROTESTE prima del FUTURO”, mostra che verrà inaugurata giovedì 5 dicembre 2025 e resterà visitabile fino al 28 febbraio 2026.
Curata da Giuseppe Maiorana, l’esposizione rappresenta un tassello fondamentale del percorso che conduce a Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea 2026, offrendo al pubblico un’indagine potente sul rapporto tra arte, protesta e memoria collettiva.
La mostra nasce da domande che interrogano il presente attraverso il passato: in che modo un’immagine può restituire l’intensità emotiva e politica di un’epoca? Come possono risuonare oggi, dentro uno spazio museale, il fragore delle piazze, la voce delle comunità che negli anni ’70 reclamavano diritti, ascolto, dignità? Il percorso espositivo ripercorre così le tensioni sociali di quegli anni, tra cortei, manifestazioni, mobilitazioni operaie e studentesche, restituendo al visitatore la forza di un dissenso allora collettivo e visibile. In mostra, le fotografie di Toni Nicolini, Harry Lapow, Bruna Amico Polimeri, Franco Scafidi, dell’Agenzia Labruzzo e dell’Agenzia Publifoto: scatti che hanno catturato il cuore umano delle proteste, colti dal basso, tra slogan, volti segnati, corpi in movimento. Le immagini – esposte in formati medio e grande – diventano più che documenti: sono opere che raccontano rabbia, sogni, determinazione e un desiderio di futuro che attraversava intere generazioni. “Queste fotografie guardano avanti – sottolinea il curatore Maiorana –. La protesta che raccontano non è solo denuncia ma anche speranza, volontà di costruire un paese più giusto”. La domanda che la mostra pone al visitatore è attuale e bruciante: quale forma di mobilitazione potrebbe oggi eguagliare quella energia e quella densità di partecipazione? “PROTESTE prima del FUTURO” è dunque un invito a riflettere su come la memoria del dissenso possa illuminare il presente, ricordandoci che la partecipazione collettiva resta un motore essenziale per ogni cambiamento. Orari di visita: da martedì a domenica, 9.30–13.00 e 15.30–19.00 (su prenotazione) Ingresso: 3 euro Luogo: Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Gibellina