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04/12/2025 06:00:00

Porto di Trapani, Safina: “Dragaggi fermi”. E tutti ora attendono la commissaria Tardino

Il nome che aleggia da settimane attorno al porto di Trapani è quello della commissaria straordinaria Annalisa Tardino, già eurodeputata della Lega e oggi alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale dopo la gestione di Pasqualino Monti. Una figura centrale, perché da lei dipendono atti, cronoprogrammi e decisioni che riguardano dragaggi, banchine, fondali e l’intero futuro dello scalo. Ed è proprio sulla sua presenza o assenza che si concentra l’allarme lanciato dal deputato regionale del PD Dario Safina, che parla di lavori fermi, indirizzi mancati e un porto lasciato a metà. L’infrastruttura attende da anni il completamento dei dragaggi e della riqualificazione del waterfront, opere considerate essenziali per dare competitività allo scalo e continuità agli investimenti già avviati dagli operatori privati. Safina denuncia che oggi il rischio più concreto è l’immobilismo, perché i fondali restano a 8 metri e senza un pescaggio adeguato i traffici si riducono, le imprese frenano e l’intera filiera logistica si indebolisce. “Non vorrei – afferma Safina – che, alla luce delle tensioni nella maggioranza di centrodestra, la commissaria Tardino evitasse di assumere posizioni lasciando il porto nell’oblio”. In IV Commissione all’ARS l’audizione richiesta proprio per chiarire lo stato dei lavori non è stata ancora calendarizzata, e la sensazione diffusa è che i tempi si stiano allungando mentre il territorio attende risposte. Safina però indica un passaggio immediato: il Consiglio comunale aperto convocato per il 5 dicembre alle 16.30 a Palazzo Cavarretta, un appuntamento considerato decisivo non solo per fare chiarezza ma anche per verificare se la Tardino si presenterà o meno. “Non partecipare – avverte Safina – sarebbe un atto gravemente irrispettoso nei confronti della città”. Il consiglio arriva dopo settimane di tensioni politiche: a ottobre l’opposizione aveva chiesto una seduta aperta, ma il presidente del Consiglio Alberto Mazzeo l’aveva bloccata ponendo una condizione esplicita, la presenza della commissaria straordinaria. La calendarizzazione è arrivata solo dopo l’appello di Sicindustria Trapani e la richiesta di confronto avanzata da Gaspare Panfalone, CEO della Riccardo Sanges & C. e delegato provinciale di ASAMAR Sicilia, insieme all’Associazione degli Agenti Marittimi Raccomandatari. All’incontro sono stati invitati i deputati regionali del territorio, la commissaria Tardino, i rappresentanti del settore marittimo e della pesca, Sicindustria, Confindustria, Federagenti e le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, in un confronto che dovrà affrontare senza filtri il rischio che il porto di Trapani stia perdendo terreno mentre ZES, transizione energetica e nuovi investimenti potrebbero rilanciarlo. Le parole di Safina si intrecciano con il timore sempre più diffuso che questa infrastruttura, centrale per economia e lavoro, stia vivendo una fase di stallo proprio nel momento in cui avrebbe tutte le condizioni per crescere. Il nodo resta lo stesso e ruota attorno a una domanda che nel dibattito cittadino è già diventata un ritornello: la commissaria Tardino si presenterà davvero o il porto resterà senza una guida visibile proprio nel suo passaggio più delicato?