Il 9 dicembre la Finanziaria arriva in Aula. Opposizioni fuori dalla Commissione
Il 9 dicembre la Finanziaria approderà in Aula all’ARS. La commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, ha dato il via libera alla manovra. L’opposizione – PD e M5S – ha però abbandonato i lavori, scegliendo di non partecipare al voto. In una nota congiunta i due gruppi hanno dichiarato:
«La maggioranza sta stravolgendo, peggiorandola, una già pessima legge di stabilità. A questo punto preferiamo abbandonare la commissione Bilancio. Presenteremo i nostri emendamenti in Aula. Dimostreremo in quella sede che l’opposizione le proposte le ha, e sono tutte di qualità, a dispetto di quanto dice Schifani».
Diversa la posizione di Cateno De Luca (Sud chiama Nord), che non ha lasciato la commissione e ha spiegato in diretta social ciò che è accaduto:
«Ci siamo trovati con emendamenti che arrivavano come siluri, senza nemmeno il tempo di leggerli. Una metodologia che ci ha messo in difficoltà. Il clima era incandescente e comprendo la reazione dell’opposizione. Siamo rimasti perché si è normalizzata la situazione, ma il lavoro è delicato. La Commissione Bilancio è la sede dove la qualità normativa va attenzionata e servono condizioni adeguate. Le proposte al governo sono state recepite nelle ultime 48 ore».
De Luca ha rivendicato la scelta di restare:
«O sei lì e difendi fino in fondo le tue proposte, o non passano. Discuto, tratto, ma non mi omologherò mai. In Aula giocheremo la nostra partita».
La manovra sarà adesso incardinata a Sala d’Ercole. La discussione generale inizierà martedì 9 dicembre alle 12.00. Il voto segreto potrebbe di nuovo creare una Caporetto per la maggioranza.
Schifani: “Record storico di occupazione in Sicilia”
Intanto, il governo regionale prova a rivendicare i risultati economici. Il ventesimo rapporto annuale di Confartigianato Imprese, “Galassia Impresa”, segnala che nella fascia 20-64 anni il tasso di occupazione in Sicilia ha raggiunto il 50,7%, con una crescita di 6,2 punti in tre anni. È il miglior incremento in Italia.
Le province con i risultati più alti sono:
Ragusa, 63,4%
Enna, 52,3%
Catania e Agrigento, 50,7%
Per il presidente Renato Schifani si tratta di:
«Ancora una conferma dell’impegno del governo Schifani e della sinergia col governo nazionale. La Regione Siciliana primeggia nella crescita».
Sulla stessa linea l’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo, che parla di traguardo frutto di una strategia precisa:
«Abbiamo messo al centro imprese, microimprenditorialità, artigianato, semplificazione amministrativa e investimenti strategici. I settori trainanti individuati dal rapporto – costruzioni e servizi – sono gli stessi su cui abbiamo concentrato misure e bandi».
Tamajo aggiunge:
«Questi numeri non rappresentano un punto di arrivo ma la conferma che la strada è quella giusta. Continueremo a lavorare per trasformare questa crescita in un cambiamento duraturo e strutturale».
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