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11/12/2025 11:16:00

Castelvetrano, diagnosi sbagliata e un uomo muore: l’Asp paga 1,3 milioni alla famiglia

L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani dovrà risarcire con 1.388.000 euro gli eredi di Filippo Catanzaro, artigiano castelvetranese di 47 anni morto nel gennaio 2016 dopo essersi rivolto al Pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele II”.

 

La vicenda era stata raccontata da Tp24. 

La causa è durata quasi dieci anni tra indagini, perizie e contenziosi civili, si è chiusa nei giorni scorsi con la determina della commissaria straordinaria Sabrina Pulvirenti, che ha dato seguito alla sentenza del Tribunale civile di Trapani emessa il 21 giugno 2025.

 

La dinamica dei fatti

 

Il 15 gennaio 2016 Catanzaro si era presentato al Pronto soccorso lamentando un forte malessere. Fu sottoposto a un elettrocardiogramma, risultato negativo. Rimandato a casa, le sue condizioni peggiorarono rapidamente: fu richiesto l’intervento del 118, ma l’uomo morì prima di essere ricondotto in ospedale.

Secondo quanto accertato dai giudici, fu un errore diagnostico a impedire la corretta individuazione del quadro clinico, e tale omissione fu posta in rapporto causale con il decesso.

 

Il percorso giudiziario

 

Dopo un procedimento penale archiviato nel 2022 “per mancanza di indizi”, la famiglia – assistita dagli avvocati Salvatore Galluffo e Vito Scalisi – ha avviato due cause civili poi riunite. Il Tribunale ha riconosciuto:

  • indennizzi differenziati a moglie, figli e cinque fratelli della vittima;
  • il pagamento delle spese legali per oltre 29 mila euro;
  • la condanna dell’Asp al risarcimento integrale del danno.

L’Azienda sanitaria non ha presentato appello. Decisione motivata – si legge negli atti – dall’assenza di elementi idonei a contestare la pronuncia.

 

Il risarcimento

 

Con la determina firmata nei giorni scorsi, l’Asp ha ora dato esecuzione al pagamento della somma, chiudendo una delle vicende più delicate per la sanità trapanese degli ultimi anni.

Il caso riporta l’attenzione sul funzionamento dei servizi d’emergenza e sui margini di errore nella fase diagnostica, tema che a Castelvetrano – come in altre aree della provincia – continua a suscitare richieste di maggiore attenzione e investimenti.