E sette. E’ questo il numero degli arrestati (alcuni in carcere, altri ai domiciliari) rimessi in libertà, su richiesta dei difensori, dal Tribunale del Riesame nell’ambito delle misure cautelari (27) emesse dal gip di Palermo nell’indagine antidroga di polizia e Dda denominata “Lilibeum”. Quella scattata all’alba dello scorso 25 novembre e che ha mandato gambe all’aria tre organizzazioni criminali che a Marsala, a braccetto o sotto l’ala della mafia, avrebbero gestito il
traffico e lo spaccio della cocaina in città e in alcuni centri vicini. Tra quelli che erano in carcere, a tornare in libertà sono stati il 58enne Antonio Titone, il 70enne Salvatore Donato, di 70 anni, e Maurizio Parrinello, di 36 anni, ritenuto autista di Donato, nonché uno dei “corrieri” della droga.
Tra quelli che, invece, erano stati posti agli arresti domiciliari sono tornati in libertà Alessio e Gianluca Zizzo, rispettivamente di 25 e 22 anni, Domenico Abate, di 23 e Salvatore Fernandez di 23 anni. ncora non si sa ancora se alla base dei provvedimenti del Riesame ci sia il venir meno delle esigenze cautelari, oppure se i giudici palermitani sono entrati nel merito delle accuse e quindi abbiano rilevato l’eventuale assenza dei cosiddetti “gravi indizi di colpevolezza”.
Si saprà quando verranno depositate le motivazioni. Entro 45 giorni.