Acque agitate dentro Forza Italia. La fronda contro l’attuale commissario regionale azzurro Marcello Caruso inizia a scalpitare con maggiore insistenza. Le parole di Pier Silvio Berlusconi, che ha richiamato la necessità di rinnovare il partito puntando su volti nuovi, hanno acceso il dibattito interno e fatto emergere malumori latenti.
In Sicilia Forza Italia continua a registrare buone percentuali elettorali, ma le spaccature territoriali sono sempre più evidenti, soprattutto nei Comuni chiamati al voto nella primavera del 2026, in vista poi dell’appuntamento decisivo con le regionali del 2027.
A intervenire nel confronto è stato l’ex ministro Totò Cardinale, in un’intervista al quotidiano La Sicilia. Cardinale si è schierato a difesa di Caruso, chiedendo però un rimpasto politico del governo regionale: secondo l’ex ministro è necessario prepararsi per le prossime competizioni elettorali, ma al tempo stesso programmare con attenzione gli ultimi due anni di legislatura, dando risposte concrete ai siciliani.
Intanto Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri, resterà al suo posto fino alle prossime elezioni politiche, confermando una linea di continuità a livello nazionale mentre sul piano regionale crescono le tensioni.
La Finanziaria regionale
Sul fronte parlamentare, la strada della Finanziaria regionale appare tutta in salita. Venerdì è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti: ne sono stati depositati oltre tremila. I lavori torneranno in Aula già domani.
Gli emendamenti sono stati presentati dalle opposizioni, in particolare da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente. I dem ne hanno depositati circa novecento, di cui seicento soppressivi. Il Movimento 5 Stelle ha presentato emendamenti soppressivi per ciascuno dei 134 articoli della manovra e per ogni singolo comma. Accanto a questi, anche emendamenti modificativi, con richieste di nuove misure come il reddito di povertà.
Ismaele La Vardera, deputato regionale di Controcorrente, ha presentato cinquecento emendamenti soppressivi.
Le dichiarazioni
Per Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, la Finanziaria va chiamata con il suo vero nome:
«Quella che si accinge ad arrivare in Aula è la lista della spesa dei deputati della maggioranza, travestita da legge di stabilità. Quando c’è da fare disastri, Schifani riesce sempre a superare se stesso. Noi siamo pronti alla battaglia. Per riscriverla, il Movimento 5 Stelle ha presentato oltre mille emendamenti, e 23 di concerto con Pd e Controcorrente».
De Luca aggiunge:
«Abbiamo presentato emendamenti modificativi, aggiuntivi ma anche soppressivi per tutti gli articoli e tutti i commi, pronti a ritirare quelli pochi meritevoli di apprezzamento. Non faremo sconti su quelli costruiti su misura da qualche deputato per qualche Comune amico. Quello che manca è la visione di insieme, mancano le risposte ai bisogni dei siciliani. Secondo Schifani viviamo in una terra dove tutto funziona e in un momento magico. Qualcuno lo svegli dal torpore: le batoste della Corte dei conti su rifiuti e Ponte sullo Stretto, quelle di Agenas sugli ospedali e della Fondazione Gimbe sulla sanità non sono bastate. E soprattutto non bastano le grida di dolore che arrivano da tutta la Sicilia».
Le controproposte
M5S, Pd e Controcorrente hanno deciso di intervenire sulla manovra con una serie di correttivi. Tra le proposte: il rifinanziamento del reddito di povertà; l’attuazione della legge nazionale del 1998 sulle liste d’attesa, con la possibilità di visite ed esami gratuiti in intramoenia o nel privato quando non vengono garantiti nei tempi prescritti; la fornitura gratuita dei libri di testo per gli studenti delle scuole secondarie.
E ancora: aumento del fondo per le autonomie locali; misure a sostegno delle imprese contro il caro energia; contributi per lo smaltimento dell’amianto nelle abitazioni civili; bonus per i Comuni delle aree interne contro lo spopolamento; interventi a favore dei disabili psichici; campagne informative sulla prevenzione delle malattie pediatriche; reddito di libertà per le donne vittime di violenza; facilitazioni per l’accesso dei disabili alle spiagge nei piccoli Comuni; bonus per le imprese edili e parcheggi gratuiti negli ospedali.
L’emendamento Safina
Sul tema idrico interviene anche il deputato regionale del Pd Dario Safina. Secondo Safina, l’articolo 16 della legge di Stabilità del governo regionale rischia di provocare gravi danni, con bollette illegittime e conseguenti tagli ai servizi comunali.
Per questo ha presentato un emendamento correttivo finalizzato a tutelare i bilanci degli enti locali e garantire i servizi ai cittadini:
«La Regione deve investire e finanziare le richieste dell’Ati idrico di Trapani. Il sistema può funzionare solo così, non punendo Comuni e cittadini».