Natale sotto la lente dei controlli dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo. In vista delle festività, e nell’ambito delle verifiche disposte su scala nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i Nas hanno intensificato le ispezioni nelle attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, con particolare attenzione alla sicurezza alimentare.
Il bilancio è pesante: oltre 50 chilogrammi di generi alimentari sequestrati, tre attività chiuse e sanzioni amministrative per più di 18 mila euro. Il valore complessivo delle attività sospese è stimato in circa 300 mila euro.
Le violazioni più frequenti riscontrate dai militari riguardano una gestione difforme del titolo autorizzativo, la presenza di alimenti privi di tracciabilità ed etichettatura, la mancata predisposizione o applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP, oltre a gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali nei locali destinati alla preparazione, alla somministrazione e allo stoccaggio degli alimenti.
In particolare, nel corso delle ispezioni effettuate anche con il supporto dell’Arma territoriale, i Nas hanno contestato al titolare di un noto ristorante della provincia di Trapani l’ampliamento abusivo dei locali e la detenzione, ai fini della somministrazione, di un ingente quantitativo di alimenti non etichettati e non tracciabili. Parte dei prodotti era conservata in modo non idoneo, mentre altri risultavano addirittura scaduti.
Nel periodo della ricorrenza di Santa Lucia, l’attenzione dei controlli si è concentrata anche sui locali del centro storico del capoluogo regionale. In tre casi è stata disposta la sospensione immediata delle attività perché avviate in assenza dei necessari titoli autorizzativi.
L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli finalizzati a garantire la tutela della salute dei consumatori, soprattutto in un periodo dell’anno caratterizzato da un forte incremento delle presenze nei ristoranti e nei locali pubblici. I Carabinieri del Nas sottolineano come il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità degli alimenti rappresenti un requisito essenziale per la sicurezza dei cittadini e per la correttezza del mercato.