Doveva essere un semplice intervento di “abbellimento”, ma si sta trasformando in uno dei casi più discussi – e ironizzati – degli ultimi giorni a Marsala. Dopo le segnalazioni dei cittadini e le prese in giro sui social, il Partito Democratico di Marsala interviene ufficialmente sulla collocazione di quattro grandi palme in vaso sul terrazzo di Porta Garibaldi.
Al di là del gusto estetico, giudicato fuori contesto per uno dei monumenti più antichi e simbolici della città, il PD solleva questioni ben più serie, legate alla gestione amministrativa e alla sicurezza dell’intervento.
«Porta Garibaldi non è il balcone di casa propria da arredare a piacimento, ma un bene culturale vincolato che appartiene alla memoria collettiva», dichiara il Circolo PD. «Vedere quelle piante lì sopra offende il decoro storico e ci spinge a chiedere: con quale criterio il sindaco Grillo ha autorizzato tutto questo?».
I dubbi su autorizzazioni e sicurezza
Il Partito Democratico chiede all’Amministrazione comunale di chiarire alcuni punti considerati fondamentali. In primo luogo, se sia stata acquisita l’autorizzazione preventiva della Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani, trattandosi di un bene monumentale sottoposto a tutela. «Esiste un parere scritto che autorizzi l’installazione di manufatti così pesanti su una struttura antica?», è la domanda posta dal PD.
C’è poi il tema della tenuta statica: «I vasi, il terriccio e le palme hanno un peso notevole. Sono state fatte verifiche tecniche sulla capacità del terrazzo di reggere questo carico senza rischi?».
Altro punto critico è il pericolo legato al vento, elemento tutt’altro che secondario in una città di mare come Marsala. «In caso di forti raffiche, queste piante potrebbero cadere o trasformarsi in un pericolo per chi transita sotto l’arco», sottolinea il Circolo, chiedendo se esista una valutazione del rischio.
Infine, resta aperta la questione sulla natura dell’intervento: «Si tratta di una sistemazione temporanea o di una scelta definitiva? E dobbiamo aspettarci altri “abbellimenti” simili su altri monumenti cittadini?».
L’appello al sindaco
Il PD invita il sindaco Massimo Grillo a uscire dal silenzio e a fornire risposte chiare. «I cittadini hanno il diritto di sapere se questa iniziativa, che sta facendo sorridere la rete per la sua bizzarria, sia stata realizzata nel rispetto delle leggi e della sicurezza pubblica», si legge nella nota.
La richiesta finale è netta: «Chiediamo all’Amministrazione di rivedere questa scelta estetica discutibile e di impegnarsi, in futuro, a consultare gli organi di tutela prima di trasformare i monumenti storici in set di decisioni improvvisate».