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23/12/2025 06:00:00

Manovra approvata, occasione sprecata?

È calato  il sipario sulla legge Finanziaria regionale, approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana domenica 21 dicembre, poco dopo le 2.30 di notte. Tutti felici e contenti, almeno ufficialmente. L’obiettivo, definito “storico”, è stato raggiunto: terza manovra consecutiva approvata entro i termini. Ma la domanda resta aperta: conta davvero solo il risultato finale?

Dietro il disco verde alla legge di Stabilità c’è molto di più. C’è il punto di arrivo di una crisi strisciante, di spaccature mai ricomposte e di malumori che affondano le radici lontano nel tempo. E sulle basi attuali, arrivare serenamente a fine legislatura, nel 2027, potrebbe non essere affatto scontato. I primi mesi del nuovo anno saranno decisivi, e non è escluso che qualche equilibrio possa saltare già prima del 13 gennaio, quando Sala d’Ercole riprenderà i lavori dopo la lunga e faticosa maratona di bilancio.

 

Le critiche dei sindacati: “Occasione sprecata”

 

Sul piano dei contenuti, la manovra ha incassato reazioni molto critiche dal mondo sindacale. La bocciatura più netta arriva dalla Cgil Sicilia. Il segretario generale Alfio Mannino parla senza mezzi termini della “peggiore legge finanziaria che si potesse approvare”, soprattutto alla luce delle risorse disponibili, pari a un miliardo e 400 milioni di euro.

Secondo Mannino, la Finanziaria non affronta i nodi strutturali dell’Isola, sostituendo con risorse ridotte misure eliminate dal governo nazionale e frammentando la spesa per rispondere a interessi particolari. «Nelle prossime settimane la Regione avrà a disposizione oltre due miliardi di euro – avverte – risorse che possono servire per migliorare la Sicilia oppure per ingrassare ancora una volta la rete delle clientele».

 

 

Più articolato, ma comunque critico, il giudizio di Giuseppe Badagliacca e Gianluca Cannella di Cisal Sicilia e Csa-Cisal. Per i due sindacalisti, l’approvazione della Finanziaria evita l’esercizio provvisorio ma lascia scoperte questioni cruciali: dagli interventi giudicati troppo timidi per i lavoratori part-time degli enti locali alla totale assenza di misure per l’Arpa Sicilia.

 

La linea della maggioranza: energia, ambiente e sviluppo

 

Sul fronte della maggioranza, il governo regionale rivendica alcune misure bandiera inserite nella Finanziaria 2026-2028. In particolare, l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità sottolinea due interventi da 12 milioni di euro ciascuno: il programma Energia solidale, con finanziamenti a tasso agevolato per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, e il piano per la rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le strade extraurbane, accompagnato dall’obbligo di installare sistemi di monitoraggio.

Il presidente della Regione Renato Schifani parla di misure che rafforzano la transizione energetica e la tutela dell’ambiente, mentre l’assessore all’Energia Francesco Colianni rivendica “norme immagine” capaci di incidere sulla qualità della vita e sul decoro dei territori.

 

 

Smart working, la correzione del M5S

Nel dibattito post-Finanziaria si inserisce anche il tema del lavoro agile. L’Ars ha approvato un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, a firma della deputata Lidia Adorno, che impegna il governo regionale a estendere i contributi per lo smart working anche ai lavoratori siciliani fuori sede già titolari di contratto a tempo indeterminato.

L’atto mira a colmare un vuoto normativo creatosi dopo l’approvazione della manovra. Previsti contributi fino a 30 mila euro per la trasformazione dei contratti da lavoro “in sede” a modalità agile con rientro operativo in Sicilia. Secondo Adorno, l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino avrebbe già assicurato l’inserimento della misura nella prossima manovra correttiva attesa a gennaio.

 

 

 

Imprese e artigiani: “Bene le misure, ma senza strade non c’è sviluppo”

Tra le reazioni del mondo produttivo si registra anche quella di CNA Sicilia, che esprime soddisfazione per una serie di provvedimenti contenuti nella legge finanziaria, giudicati in grado di sostenere concretamente imprese e artigiani dell’Isola.

La Confederazione apprezza in particolare l’implementazione del fondo di rotazione della Crias con 5 milioni di euro, l’introduzione di contributi a fondo perduto per la riqualificazione energetica, sismica e strutturale degli edifici esistenti, la decontribuzione per le imprese che assumono e l’istituzione della Super ZES siciliana, considerata una leva potenziale per attrarre investimenti e creare sviluppo. Valutazione positiva anche per gli interventi contro la crisi idrica in agricoltura e per i ristori alle aziende agroalimentari colpite da danni.

«Accogliamo con favore questi provvedimenti, che dimostrano di aver colto alcune delle nostre sollecitazioni più urgenti», afferma il presidente di CNA Sicilia Filippo Scivoli, sottolineando come la decontribuzione e le misure per il settore agroalimentare vadano «dritti al cuore dei problemi quotidiani delle imprese».

Ma accanto al giudizio positivo, CNA lancia un allarme netto su quella che definisce la principale zavorra per la competitività dell’Isola: la viabilità. «Strade dissestate, collegamenti interni lenti e inefficienti, una rete autostradale inadeguata rappresentano un costo insostenibile per le imprese», denuncia il segretario regionale Piero Giglione. «Questo gap infrastrutturale isola i territori e frena qualsiasi prospettiva di sviluppo. Chiediamo un piano straordinario per la viabilità siciliana, con risorse certe, tempi chiari e una regia unitaria».

 

 

Una manovra approvata, un confronto ancora aperto

 

La Finanziaria è legge, ma il confronto politico, sociale ed economico resta apertissimo. La maggioranza rivendica stabilità e investimenti, i sindacati parlano di occasione mancata, le imprese riconoscono alcuni passi avanti ma chiedono scelte strutturali su infrastrutture e competitività.

Il 2026 si apre così con una certezza: la manovra è stata approvata. E con una domanda che resta sullo sfondo: se basterà, da sola, a tenere insieme una Sicilia che chiede sviluppo concreto, servizi efficienti e una politica capace di andare oltre gli slogan.



Attività dell'Ars | 2025-12-23 06:00:00
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Manovra approvata, occasione sprecata?

È calato  il sipario sulla legge Finanziaria regionale, approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana domenica 21 dicembre, poco dopo le 2.30 di notte. Tutti felici e contenti, almeno ufficialmente. L’obiettivo, definito...