Ci sono date che diventano ferite nella memoria collettiva. Il 24 ottobre 2025 è una di queste per Trapani. Un pomeriggio d’autunno trasformato in tragedia dalla morte del piccolo Alessandro, un bambino di dieci anni precipitato dal balcone della sua abitazione in via Pantelleria. Un evento che ha sconvolto un intero quartiere e segnato profondamente la città.
La caduta dal balcone
È poco prima delle 18 quando il silenzio di via Pantelleria viene squarciato da urla disperate. Alessandro, affetto da una grave forma di autismo, cade dal balcone del quinto piano della palazzina popolare in cui viveva con la famiglia. Secondo una prima ricostruzione, il bambino si sarebbe allontanato per pochi istanti dal controllo della madre, raggiungendo il balcone – forse lasciato aperto – e precipitando nel vuoto. Un tragico incidente domestico, su cui la Polizia di Stato e la Squadra Mobile di Trapani hanno avviato immediatamente le indagini, coordinate dalla Procura.
La corsa disperata contro il tempo
I sanitari del 118 arrivano in pochi minuti. Alessandro è in condizioni disperate. Trasportato in codice rosso all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, viene sottoposto a un delicato intervento d’urgenza. In serata, dopo essere stato stabilizzato, il bambino viene trasferito in elisoccorso all’ospedale pediatrico “Di Cristina” di Palermo, nel reparto di terapia intensiva. Per tutta la notte Trapani resta con il fiato sospeso, aggrappata alla speranza di un miracolo.
Ma il miracolo non arriva. Le lesioni riportate nella caduta sono troppo gravi. Alessandro muore poche ore dopo.
Il dolore di una città
La notizia si diffonde rapidamente e lascia Trapani sotto shock. Nelle scuole, nei centri terapeutici e sportivi che Alessandro frequentava, sui social e nelle strade, il dolore è lo stesso: incredulo, composto, profondo. Messaggi di affetto e cordoglio arrivano da ogni parte. Le terapiste che lo avevano seguito per anni lo ricordano come un “piccolo leoncino”, un bambino forte, capace di insegnare ogni giorno cosa significhi non arrendersi. Commovente anche il messaggio della piscina Aquarius Nuoto, dove Alessandro trovava nell’acqua il suo spazio di libertà: “La nostra piscina oggi è più silenziosa. Ci ha lasciato un bimbo solare, pieno di vita”.
Il lutto cittadino
Il 27 ottobre 2025 Trapani si ferma. Il sindaco Giacomo Tranchida proclama il lutto cittadino “in segno di cordoglio per la prematura e tragica scomparsa” di Alessandro. Le bandiere vengono esposte a mezz’asta su tutti gli edifici comunali. Disposta la sospensione di eventi pubblici ed esibizioni musicali in concomitanza con i funerali, “in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore della famiglia”. Un invito ufficiale viene rivolto a scuole, associazioni, istituzioni e attività commerciali a unirsi al cordoglio “in modo sobrio e solidale”. I funerali nella Chiesa Cattedrale di San Lorenzo, presieduti dal vescovo Pietro Maria Fragnelli. La città partecipa in silenzio, con una presenza composta che vale più di mille parole. “Un’intera città prega e si ferma – dichiara il sindaco – perché nessuna perdita è più straziante di quella di un bambino”.
La solidarietà
Nei giorni successivi alla tragedia, numerose associazioni del territorio, coordinate da Live Charity ETS, avviano raccolte fondi per sostenere la famiglia di Alessandro. Un gesto concreto per trasformare, almeno in parte, il dolore in vicinanza e aiuto. Sono decine le realtà che aderiscono: associazioni per l’autismo, scuole, società sportive, cooperative, enti del terzo settore. Un’intera comunità che sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
Un silenzio che resta
In via Pantelleria, ancora oggi, resta soprattutto il silenzio di chi ha visto, di chi ha sentito, di chi non dimenticherà. Ripensando a quel 24 ottobre 2025, Trapani ricorda Alessandro come il simbolo di una fragilità che chiede attenzione, protezione, cura. Un bambino andato via troppo presto, ma che ha lasciato un segno profondo nel cuore della sua città. Un piccolo “leoncino” che, come scrivono le sue terapiste, continuerà a sorridere, ora, tra le stelle.