Beni per 65 milioni di euro a Palermo confiscati e non ancora assegnati
Beni confiscati alla mafia, per circa 65 milioni di euro, ed entrati nel patrimonio del comune di Palermo non sono stati ancora assegnati.
E’ durato oltre tre ore, ieri sera, l’interrogatorio dell’ex ministro della Giustizia Giovanni Conso, sentito, negli uffici della Dia di Roma, dai pm di Palermo che indagano sulla trattativa tra mafia e Stato.
Beni confiscati alla mafia, per circa 65 milioni di euro, ed entrati nel patrimonio del comune di Palermo non sono stati ancora assegnati.
Lo Stato si costituirà parte civile nel processo per stragi di mafia a Firenze, anche se ieri l'Avvocatura dello Stato non si era presentata in apertura di udienza.
È iniziata stamani, nell'aula bunker di Santa Verdiana a Firenze, la prima udienza con rito abbreviato a carico di Francesco Tagliavia, 56 anni, boss della
Nuovo processo, da oggi nell' aula bunker a Firenze, per le stragi mafiose del 1993 a Roma, Milano e Firenze. Imputato è Francesco Tagliavia, già all'ergastolo per l'omicidio di Paolo Borsellino.
La terza sezione civile del Tribunale di Palermo ha condannato Totò Riina a risarcire le sorelle di Giovanni Falcone, Anna e Maria, per il fallito attentato all'Addaura, del 21 giugno 1989.
Due condanne e altrettante assoluzioni sono state decise dal gup di Palermo Lorenzo Jannelli nel processo con rito abbreviato a quattro delle otto persone coinvolte, lo scorso 16 febbraio, nell'operazione antimafia «Nerone».
Nelle motivazioni della sentenza della Corte d'Appello di Palermo che condanna a 7 anni il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, ci sono pagine interessanti che
Nella relazione del primo semestre 2010 inviata dalla Direzione Investigativa Antimafia al Parlamento si parla molto, chiaramente, di Matteo Messina Denaro, e soprattuto della fittissima rete di contatti che agisce per proteggere, comunicare e far comunicare il superlatitante mafioso.
Nel momento esatto della strage in cui morì il giudice Falcone, un misterioso aereo volava sopra il cielo di Capaci. L'episodio di cui parlò anche Totò Riina viene confermato al Giornale Radio Rai dal pm Luca Tescaroli, oggi magistrato alla direzione antimafia di Roma, che nel '92 sostenne la pubblica accusa contro gli autori dell'eccidio.
"Maroni ha detto una cosa giusta, cosa poteva dire? Se c'è una condanna definitiva si va in galera e si rispetta la condanna. Se è una condanna che prevede la galera, si va in galera".
L’associazione antiracket e antiusura di Trapani ha avviato la distribuzione, via telematica, di un questionario per “individuare opportune iniziative di contrasto alla
"Auspico delle forme di autoregolamentazione interna nei partiti a prescindere dal codice penale, per restituire autorevolezza alla politica che pure ha, al suo
Se condannato in Cassazione "probabilmente Marcello Dell'Utri dovrà andare in carcere, non c'è immunità che tenga di fronte ad una sentenza di condanna".
E' stato il primo pentito della strage di Capaci. Il primo a presentarsi davanti ai magistrati per fare i nomi degli esecutori e dei mandanti dell'attentato in cui